martedì 29 dicembre 2015

LA STIMOLAZIONE COGNITIVA

Un buon programma neuroacustico per stimolare le capacita' cognitive

Una stimolazione del cervello tramite i ritmi alternanti è benefica per a nostra coscienza, toglie i blocchi, migliora l’umore e aumenta il livello dell’energia vitale. Il programma sarà utile a coloro che fanno l’attività mentale, dopo il suo ascolto si raggiungerà una maggiore chiarezza mentale e sarà più facile prendere delle decisioni

vedi link
https://it.advanced-mind-institute.org/negozio/studi-e-aumento-del-iq/la-stimolazione-cognitiva.html

lunedì 28 dicembre 2015

VIVI PERICOLOSAMENTE

"Metti a repentaglio tutto ciò che hai. 
Diventa un giocatore d´azzardo! Rischia tutto, perché il momento successivo non è mai certo, quindi perché preoccuparsi? Perché angustiarsi? 
Vivi pericolosamente, vivi gioiosamente. Vivi senza paura, vivi privo di sensi di colpa. Vivi senza temere l'inferno, e senza bramare il paradiso. Vivi e basta."

Osho

domenica 27 dicembre 2015

I GENITORI DELLA FORZA

La forza non può apparire dal nulla.
Deve nascere, e deve avere dei genitori. Che poi sono noti a tutti sin dat tenpi della scuola: sono il LAVORO e la VOLONTA'. Non dobbiamo permetterci di essere pigri.
Ed è molto semplice ottenerlo: quando non avete voglia di fare qualcosa, dovete subito cedere alla pigrizia e fare finta di essere pigri. Sedetevi a prendere un tè, o sdraiatevi sul divano davanti alla TV.
Ma ricordtate, che state facendo finta di essere pigri! Immaginatevi un agente infiltrato, tra le fila del nemico, e preparate un piano eversivo. Il piano sta nel sintonizzarsi, interiormente, su quella attività che dovete fare.
Senza fretta. L'impeccabilità e la ponderatezza sono principali alleati della missione segreta.
La definizione dell'obiettivo vi prenderà non più di 5 minuti, e l'auto sintonizzazione, non più di cinque minuti.
Non scartate questa tecnica, non è un giochino da bambini. E' più vecchia di molte religioni, ed è universale, funziona contro qualsiasi alterazione dell'umore.
La ripetizione non abbassa la sua efficacia.
Potete liberarvi, gradualmente, dalle dipendenze.
E non è un autoinganno.
La sostanza di questa tecnica sta nel ricordare a se stessi che né il corpo né la mente, né i sentimenti NON siamo noi, e non ha senso permettere loro di comandarci.
Non dimenticate che siete capaci di ricordare chi siete e siete capaci di ingannare le illusioni!


-vKontakte-
Avanced Mind Institute Italia

mercoledì 23 dicembre 2015

ENERGY GAMMA


 Si prega di leggere la descrizione e le istruzioni qui sotto!

Questo programma è in grado di soli 20 minuti per portare lo stato di ansia, depressione, cattivo umore, nutrire l'energia in soli 20 minuti vi sentirete una  potente ondata di forza ed energia e vi sentirete di buon umoe. Per fare questo, è necessario seguire queste istruzioni:

Prendere una posizione del corpo comoda. Chiudete gli occhi e che è auspicabile utilizzare le cuffie - saranno programmare un impatto maggiore. Mettere a fuoco tutta la vostra attenzione sul respiro, spegnere il dialogo interno, mentre si ascolta il programma dovrebbe provare qualsiasi cosa per non pensare. Tutta la vostra attenzione dovrebbe essere concentrata esattamente sul respiro, piuttosto che la musica, allora sarà massimizzata l'effetto del programma. Non pensare a nulla se non a respirare!

Descrizione dettagliata delle tecniche di meditazione qui: http: //www.advanced-mind-institute.or ...


Durante questa meditazione, è a poco a poco entra nella gamma-Stato, che dura circa 12 minuti e nel modo migliore uscirne. Il vostro umore cambierà radicalmente, la forza di volontà e la forza per la vita.

a causa del fatto che il programma utilizza ritmi gamma ascoltare questo programma, è auspicabile la mattina o pomeriggio max alle ore 1600, ascoltare con cuffie stereo

Nota: Durante l'ascolto di sera o di notte, si può essere di fronte a un fenomeno come l'insonnia. Di notte è meglio ascoltare i ritmi delta!

Questo programma è consigliato per ascolto non più di 2-3 volte a settimana.

Questo programma non è consigliabile ascoltare le persone con epilessia, le persone con pacemaker cardiaci stabilito, le donne in gravidanza e gli adolescenti fino a 16

https://www.youtube.com/watch?v=7w-ZdhONtI0

martedì 22 dicembre 2015

SOGNATE CON LEGGEREZZA

I miracoli iniziano quando abbandonate l’attaccamento verso un oggetto o smettete di averne bisogno. Si può avere tutto ciò che si vuole, basta smettere di averne bisogno. Se siete molto attaccati a qualcosa, nutrite l’energia che ostacola la realizzazione dei vostri desideri.
E quando vi date al vostro sogno con la leggerezza, irradiate l’energia dell’amore, dell’indipendenza, del desiderio semplice e non complicato. Ciò che desiderate entrerà presto nella vostra vita grazie alla spontaneità con la quale lo avete trattato.

Joe Vitale

lunedì 14 dicembre 2015

Leonardo Da Vinci e il sonno polifasico

sveglia
Il sonno polifasico ha caratterizzato la vita di Leonardo da Vinci, ma anche quella di Thomas Edison, Buckminster Fuller, Nikola Tesla, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, e Napoleone. Il sonno polifasico ha fatto parte della vita di molti geni nella nostra storia, che, in modo inaspettato hanno abbandonato il ciclo circadiano o bifasico per prediligere quello polifasico.

Se ci pensiamo, i neonati hanno per loro natura un sonno polifasico. Questo può far sperare che il sonno bifasico sia solo un adattamento post nascita, dovuto con molta probabilità ai ritmi di tipo sociale e naturale, per seguire il ritmo del sole.

Il sonno è un processo che cambia durante la vita di un essere umano e passa da quello polifasico del neonato a quello bifasico del bambino (che dorme a lungo durante il pomeriggio), fino ad arrivare a quello monofasico circadiano, tarato sul ciclo giorno-notte, dell’adulto. Infine nella senilità il ritmo circadiano, strettamente monofasico del giovane adulto, fa spazio ad un ritmo polifasico ultradiano, ciò vuol dire con frequenti sonnellini diurni.
In particolare, Leonardo da Vinci, alternava 4 ore di veglia a un periodo di 20 minuti ad occhi chiusi il che portava, nell’arco della giornata a 6 periodi di sonno/riposo, per un totale di 120 minuti di riposo, avendo ben 22 ore di veglia, da impiegare per “attività produttive”.

Molte volte ci capita di pensare a quanto sarebbe bello poter avere una giornata di 48 ore, per poter riuscire a fare tutto ciò che abbiamo in mente. Il sonno polifasico ci può aiutare.
Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

L’essenza del sonno polifasico, da la possibilità di ridurre le ore di sonno durante la giornata ad un minimo che varia (a seconda dei metodi), dalle 6 alle 2 ore giornaliere complessive: in pratica occorre frazionare il sonno in molti micro-sonni durante l’arco della giornata, di entità e durata differenti secondo le metodologie che scegliamo di applicare.

La domanda a questo punto è: ma non ci hanno sempre detto che per sentirsi in forma bisogna dormire almeno otto ore per notte? In realtà, questo sembra essere un mito da sfatare: infatti, secondo alcuni studiosi, le ore di sonno “necessarie” sono quelle che ci permettono di svegliarci da soli e cosa più importante di sentirci riposati.
Come tante altre caratteristiche biologiche, anche il sonno è estremamente soggettivo. In media la durata naturale del sonno è di 7 ore 1/2: il 60% delle persone ha bisogno di dormire un’ora in più o un’ora in meno rispetto alla media, da 6 1/2 a 8 ore 1/2. Agli estremi si trovano quei pochi “fortunati” a cui bastano 4 ore 1/2 e quelle persone a cui invece, servono fino a 10 ore 1⁄2 di sonno.
Altri ricercatori, ad esempio, ritengono che dovremmo dormire ancora di meno e che le famose otto ore potrebbero essere perfino dannose per la salute. Secondo le statistiche, sembra che sette ore di sonno siano associate ad un minore rischio di mortalità rispetto ad un sonno di più ore. Dormendo troppo si può provocare un sovraccarico di sonno R.E.M. (dall’inglese Rapid Eye Movement, movimenti oculari rapidi) densissimo di sogni, che può causare depressione e affaticamento. Ridurre la fase R.E.M. significa allontanare la malinconia.

Quindi, pare che sia benefico modificare il normale fabbisogno di sonno e in particolar modo le tecniche di sonno “polifasico ultrabreve”, sono quelle più efficienti e produttive. E’ possibile ridurre le ore di sonno normalmente “necessarie” del 10-25% a lungo termine e fino al 50% a breve termine, andando ad accorciare il riposo notturno e aggiungendo alcuni brevi sonnellini nel corso della giornata. Il sonno lungo ed ininterrotto cui sono abituati gli esseri umani è raro in natura: infatti, l’85% delle specie viventi seguono uno schema di sonnellini multipli in modo da aumentare l’efficienza del sonno. Infatti, la fase più riposante del sonno è proprio all’inizio di questo ed è costituita da onde lente e profonde chiamate delta (tutti gli stadi del sonno sono importanti, ma il sonno delta, ovvero il sonno “profondo”, sembra essere quello più riposante). È curioso notare che diminuendo la durata totale di sonno, si ottiene comunque il 90% di sonno delta.
Quindi iniziando ripetutamente il sonno sotto forma di brevi sonnellini, si andrebbe ad aumentare l’efficienza temporale del sonno ottenendo una fase riposante più lunga. In questo modo si vanno a ricaricare più spesso le batterie e ciò ci permette di rimanere vigili anche quando siamo in debito di sonno.

Questa è una spiegazione interessante sullo scopo del sonno polifasico che va a mettere in luce la funzione essenziale della fase R.E.M. e consiste nell’aumentare la quantità di sonno R.E.M. pur andando a diminuire le ore di sonno complessivo, ovvero eliminando completamente o quasi gli altri tipi di sonno. Per fare questo, il dormitore polifasico si appisola per venti o trenta minuti ogni 4 ore, ad orari prefissati. Il problema è che i sonnellini di mezz’ora non procurano il sonno R.E.M. ad un dormitore tradizionale, poiché per i monofasici il sonno si divide in cicli di novanta minuti circa e il R.E.M. occupa una parte medio-terminale del ciclo, che va al di là della mezzora.
La soluzione è quella di forzare il corpo per il tempo necessario a “convincerlo” che è meglio anticipare il sonno R.E.M. all’inizio del ciclo onirico, quindi andare a forzare gli orari del sonno polifasico anche se sembra di non farcela a stare svegli. Prove sperimentali testimoniano come dopo i primi due giorni che possiamo definire massacranti, per l’assenza del sonno ristorativo per la mente, si comincia a sognare, per poi arrivare dopo circa una settimana ad una inaspettata sensazione di energia e vitalità. Questo unito al fatto che si hanno a disposizione cinque ore di veglia al giorno in più.



Questa tecnica di riduzione del sonno ha dimostrato di essere efficace anche in condizioni particolarmente difficili, come nel caso di interventi di emergenza nello spazio, nei giri del mondo in barca a vela in solitario (sperimentato anche dalla velista in solitario Ellen MacArthur) o subito dopo la nascita di un figlio.

Ovviamente il sonno polifasico non può essere considerato un’alternativa permanente al sonno normale: così come si può forzare il corpo a mantenere un peso inferiore a quello naturale, si può anche costringere l’organismo a dormire di meno, ma in questo modo saremo sempre bisognosi di cibo… o di sonno.

Possiamo osservare però, che se si priva un soggetto del sonno per tre giorni consecutivi, la prima notte, dopo i tre giorni di deprivazione di sonno, il soggetto dormiva di solito per 12-13 ore, la notte seguente per circa 10 ore, dopodiché aveva perfettamente recuperato. Si potrebbe pensare che, avendo perso 24 ore di sonno, avrebbe dovuto dormire altre 24 ore per recuperare la mancanza di sonno, ma non è così: il recupero di sonno non è calcolabile matematicamente. Dopo queste prove non si sono riscontrati effetti negativi a lungo termine.
A breve termine, invece, sembrano verificarsi solo due conseguenze che si possono misurare: in primo luogo è molto più difficile alzarsi quando suona la sveglia e in secondo luogo è difficile concentrarsi su compiti che non richiedono una particolare attenzione, (quelli più monotono o rilassanti) piuttosto che su compiti che richiedono molta presenza (quelli più impegnativi, entusiasmanti o rischiosi).

Quindi possiamo dire che pisolini brevi e frequenti, di circa 5-30 minuti l’uno, permettono di guadagnare un paio d’ore di autonomia ed evitare così le famose otto ore di sonno notturne. Il sonno polifasico è, però, adatto a chi ha esigenze estreme, come i velisti o gli astronauti ma sarebbe più difficile invece giustificare un pisolino ogni due ore al datore di lavoro o al professore. C’è da dire che in questi casi, ovvero per chi ha un lavoro che lo tiene impegnato tutta la giornata, il sonno polifasico è praticamente impossibile. Questo fa pensare quanto il sistema ci abbia portato lontano dalla nostra libertà di scelta.


Gli individui che potrebbero beneficiare di questa metodica, sono ad esempio, il personale sanitario e di volo e in particolar modo i lavoratori notturni. In quest’ultimo caso, l’istituzione di un regime di riposo frammentato è addirittura auspicabile ai fini della sicurezza.
Attenzione, però: la tecnica polifasica è una condizione artificiale e, come tale, va “usata con attenzione”. Chi modifica il proprio ciclo sonno-veglia può avere difficoltà a ritornare alle abitudini normali, andando incontro a ripercussioni sul sistema vegetativo, endocrino e immunitario.

Per finire ecco alcune indicazioni sull’alimentazione da seguire se si decide di iniziare la tecnica del sonno polifasico.

Bere caffeina: questa sostanza spinge le cellule ad ignorare una sostanza chimica, l’adenosina, che stimola il sonno e aumenta la produzione di dopamina, che a sua volta va a contrastare la depressione limitando la durata di sonno R.E.M. L’effetto della caffeina svanisce dopo due o tre ore, quindi evita di assumerla prima di fare un sonnellino e prima di andare a dormire.
Ridurre l’apporto di carboidrati. Il glucosio presente nei carboidrati fa aumentare i livelli d’insulina, provocando nell’immediato uno stato di massima vigilanza, seguito però da un crollo energetico. Per ridurre al minimo i picchi insulinici, bisogna mangiare più spesso e diminuire l’apporto di carboidrati. Queste due tecniche servono anche a stimolare il metabolismo.

Fonte

martedì 8 dicembre 2015

CONSIGLI da L'ARTE DELLA GUERRA



“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”


“Nell’operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell’operazione militare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.”


“Non bisogna organizzare i propri piani in base a ciò che il nemico potrebbe fare, ma alla propria preparazione.”


“Le vie che portano a conoscere il successo:
1. Sapere quando si può o non si può combattere
2. Sapersi avvalere sia di forze numerose che di forze esigue
3. Saper infondere uguali propositi nei superiori e negli inferiori.”


“Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere.”


“Con ordine, affronta il disordine; con calma, l’irruenza. Questo significa avere il controllo del cuore.”


"Ora, la forma dell’operazione militare è come quella dell’acqua. L’acqua, quando scorre, fugge le altezze e precipita verso il basso. L’operazionemilitare vittoriosa evita il pieno e colpisce il vuoto. Come l’acqua adegua il suo movimento al terreno, la vittoria in guerra si consegue adattandosi alnemico. L’abile condottiero non segue uno shih prestabilito e non mantiene una forma immutabile. Modificare la propria tattica adattandosi al nemico è ciò che si intende per “divino”.


“I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere.”




L'Arte della Guerra
€ 9.5

L’ULTIMO STOP LOSS

“Solo gli sciocchi rifiutano di imparare. La saggezza grida nelle strade per essere ascoltata. La saggezza chiama le folle nei mercati, i giudici nei tribunali e tutte le persone dove sono: 


“‘Sempliciotti!’ Grida. ‘Per quanto tempo continuerete a essere sciocchi? Per quanto tempo vi farete beffe della saggezza e combatterete la verità? Venite e ascoltatemi! Vi darò il mio spirito di saggezza e vi renderò saggi. Vi ho chiamato spesso, ma ancora non volete venire. Vi ho pregati invano, e avete disprezzato il mio consiglio e il mio rimprovero. Vi ho detto che un giorno sarete in difficoltà e io riderò! Mi deridete? Vi deriderò! Quando una tempesta di paura vi circonderà, non risponderò al vostro grido di aiuto. Sarà troppo tardi per cercarmi.’” “Avete chiuso i vostri occhi davanti alla verità e non avete deciso di onorare e avere fiducia nella saggezza; mi avete girato le spalle e avete disdegnato i miei consigli. Per questo dovete mangiare il frutto amaro della vostra strada, e sperimentare tutte le paure del sentiero che avete scelto. Poiché vi siete allontanati da me – fino alla morte. Ma tutti coloro che ascoltano me – la saggezza – vivranno in pace e al sicuro, senza paura.’” 

Queste parole pesanti sono una parafrasi del libro dei Proverbi. Puoi leggerle nella versione originale nel primo capitolo di quel libro. Ho deciso di inserirlo qui perché si spera che non accada a nessun trader.

Un amico trader si è suicidato a causa dello sconforto per le perdite subite nel mercato. Questa persona bella e di talento era milionaria. Ha guadagnato una fortuna nel settore immobiliare, comprando, ristrutturando e vendendo molte proprietà. Poi ha iniziato il trading. Sembrava così facile! Quante persone vedono i mercati nello stesso modo?  In un’altra parte del primo capitolo dei Proverbi, è scritto “Quando un uccello vede che viene preparata una trappola, sta lontano, ma non l’uomo sciocco; l’uomo sciocco si mette in trappola da solo! Costruisce una trappola per la propria vita.” 

Questa persona si è intrappolata da sola. I mercati lo hanno ucciso? No, l’ha fatto da solo. Ha gettato via il denaro. In una frenesia quasi maniacale, ha disperatamente cercato di recuperare le sue perdite sempre crescenti. In un intenso stato di panico, faceva daytrading come un indemoniato. Mentre la sua ricchezza diminuiva, e i suoi sogni di facili guadagni uscivano dalla finestra, incolpava tutto e tutti per i suoi problemi. In un incontro che ho avuto con lui, ha dato la colpa al suo computer, ai dati, al suo broker, ai professionisti del mercato. Non era possibile parlare con questa persona – non c’era modo di aiutarla. Non importava quale consiglio gli fosse offerto, rifiutava di ammettere che c’era qualcosa di sbagliato nel suo trading o nel suo atteggiamento.

Era spiacevole incontrarlo. Il suo aspetto desolato e i suoi occhi selvaggi immediatamente mettevano a disagio tutti coloro che lo incontravano. Dov’era il suo ultimo stop loss? Evidentemente, per questa persona, era la tomba. Si è messo in bocca una pistola carica e ha tirato il grilletto. Dov’è il tuo ultimo stop loss? Nello stesso posto? Il trading vale la tua vita? Che cos’è successo alla famiglia di questa persona? Chi si prenderà cura di sua moglie, dei suoi figli e nipoti? Certamente non sarà lui! Ci deve essere un momento e un luogo in cui sei disposto a dire basta. 

Per la maggior parte delle persone quel punto viene prima che il desiderio di salvare la ricchezza travolga il desiderio di salvare la vita. Per anni ho cercato di capire perché delle persone si sono gettate fuori dalla finestra durante il crollo del mercato nel 1929. Spero che nessuno di noi debba mai scoprirlo nella propria vita. 3 Mi stupisce sempre l’atteggiamento di alcune persone che mi contattano. Rabbrividisco quando penso al bisogno frenetico di fare trading che alcuni sembrano avere.

FARE TRADING PRIMA DELLE FESTE  Era proprio prima di un fine settimana di festa di tre giorni. Il mercato sarebbe stato chiuso il venerdì. Mi aspettavo pochissima liquidità il giovedì. Inoltre doveva anche essere pubblicato un importante report del governo. Il venerdì, a mercato chiuso, era previsto un altro report. E’ noto che questi eventi hanno un effetto considerevole sui mercati sensibili ai tassi di interesse. Per rendere la situazione ancora peggiore, nel pomeriggio del lunedì seguente, ci sarebbe stato un discorso importante del direttore della Banca Centrale. Secondo la mia stima, i mercati sarebbero stati troppo poco liquidi e troppo volatili per fare trading il giovedì. Sarebbe stato corretto pensare “non prendo in considerazione neanche un trade oggi. I mercati saranno poco liquidi prima della festa.” Con grande sorpesa, ho iniziato a ricevere telefonate relative a vari trade che alcune persone stavano vedendo. Alcune persone erano costernate perché avevo detto che era totalmente sbagliato fare trading in un momento simile, in vista della festa, dei report e del discorso. Era come se coloro che chiamavano si sentissero offesi dalla mia cautela e attenzione alla loro sicurezza. Questi erano trader o persone che cercavano emozioni? Le persone fanno trading perché ricevono uno stimolo emotivo da questa attività? Evidentemente per alcuni è così! Il trading dà dipendenza ad alcune persone. Perché non iniziare invece a fare paracadutismo, corse automobilistiche, o qualche attività audace come tuffarsi in un’acqua profonda due piedi da una rupe alta cinquanta piedi? Alcuni trader sono così impazienti. Fanno trading compulsivo. Anche peggio, alcuni pensano di dover fare trading tutto il giorno – per tutto il tempo che il trading è aperto. 

4 Prima di fare day trading con denaro vero, hai bisogno di esperienza di trading. La tua disciplina dovrebbe essere preparata molto bene, i tuoi corretti comportamenti di trading dovrebbero essere consolidati. Dovresti avere sviluppato un atteggiamento di pazienza e aspettative ragionevoli. Dovresti imparare a sintonizzarti con il tuo istinto e con le tue capacità intuitive. Anche facendo così, avresti alcune esperienze strazianti. Che cosa mai fa pensare a tante persone che possono sentire parlare di trading da un amico, leggere qualche libro che esamina solo superficialmente la professione del trading, fare un breve seminario o due, e poi diventare istantaneamente trader di successo? Puoi avere bisogno di anni per imparare l’arte del trading, certamente saranno necessari molti mesi. Serve grande resistenza, competenza e disciplina, in particolare per il daytrading. Il tasso di mortalità è estremamente elevato tra i daytrader. Con l’approccio sbagliato puoi avere maggiori probabilità di successo al casinò o alle corse dei cavalli, se vuoi semplicemente giocare d’azzardo. Non si pagano commissioni al casinò. Non ci sono molti libri che devi leggere, e probabilmente non ci sono corsi a cui partecipare. Forse il maggiore vantaggio nei casinò è che i tavoli da gioco sono, in gran parte, gestiti onestamente. Il banco sa che non ha bisogno di barare per avere i tuoi soldi. Il vantaggio del banco è insito nel sistema. Questo non è vero nelle piattaforme di trading delle borse. Gli operatori interni continuamente cercheranno tutti i modi per acquisire un vantaggio su di te. Ti ruberanno i profitti con cattive esecuzioni degli ordini. Approfitteranno dei tuoi trade. Fingeranno di andare al rialzo solo per poi entrare al ribasso, e viceversa. Ti toglieranno il denaro in ogni occasione possibile. Se vuoi semplicemente gettare via il tuo denaro, puoi farlo ai tavoli da gioco e divertirti molto di più. Almeno là ti offriranno da bere e intrattenimento, mentre prenderanno il tuo denaro. I mercati dei future sono tra i peggiori posti possibili in cui essere un giocatore d’azzardo. Le scritture dicono “c’è un tempo per piangere”. 

5 Le scritture dicono anche che c’è un tempo per gioire ed essere felici. Il giorno che ha portato la notizia del suicidio ha portato anche la notizia di tre nuovi trader che stanno guadagnando molto denaro nei mercati. Uno in particolare ha fatto ciò che spero e prego che tutti voi facciate. Ha trovato sé stesso e il suo modo di fare trading. Non utilizza il mio metodo in modo meccanico, ha costruito un modo di fare trading adatto a lui, sulla base di ciò che gli ho insegnato. Ha trovato un metodo in linea con il suo livello di confort e la sua personalità. Ha trovato un modo di fare trading che coerente con il suo temperamento. Mi ha chiamato per dirmi questo. Che cosa ha ricevuto da me? Ha afferrato l’idea che il trading è profondamente connesso con la personalità. Si è reso conto che il trading può funzionare se credi in te stesso e in ciò che stai facendo. Ha cominciato a trattare il trading come un’attività imprenditoriale. Ha sviluppato l’autocontrollo e a quel punto il suo trading ha iniziato a essere redditizio. Si è convinto che doveva trovare un modo profittevole di fare trading. Poi ha studiato e testato il metodo per più di due anni, fino a quando si è convinto che seguendolo avrebbe avuto successo. Ha trovato qualche metodo magico per fare trading? No! Ha trovato il santo graal del trading? Certamente no! Ciò che ha trovato è stato sé stesso. Ha trovato una disciplina che può seguire e un metodo che funziona – per lui. Lui mi riconosce il merito di averlo portato a quella consapevolezza. Io gli ho mostrato la strada, e lui ha percorso il sentiero per il successo. Sono veramente fiero di lui. E’ una persona speciale. Le nostre vite si sono toccate ed entrambi ne abbiamo avuto benefici. La cosa più importante nel trading è la piena sicurezza e convinzione su ciò che stai facendo. Tu devi credere in te stesso. Purtroppo spesso, quando trovi la verità, sei già logorato. Non hai fiducia in te stesso. Hai sentito, letto e assorbito tonnellate di informazioni sbagliate. Devi mettere tutto ciò da parte e andare avanti. 

6 Nel trading tu sei il tuo peggior nemico. Decidi fermamente di acquisire la disciplina di cui hai bisogno per fare trading. Tu puoi farcela. Uno dei miei studenti, molto oltre i settanta anni, ce l’ha fatta. Ha imparato a controllare le sue emozioni e a fare trading con successo. E’ stato come cavargli un dente (se ne ha ancora), ma ora sta facendo trading con solidi risultati positivi. Il suo desiderio di successo era enorme. Sapevo fin dall’inizio che ce l’avrebbe fatta. Come lo sapevo? Perché questa persona era disposta ad ammettere sempre i propri errori nel trading. Era disposto a guardare ogni errore, ammetterlo e affrontarlo. Ciò richiede coraggio, e rendo onore alla sua immensa determinazione e vigore nel risolvere i suoi problemi di trading. Fortunatamente le telefonate che mi parlano di successo sono molto più numerose di quelle che parlano di fallimento. Sono molto grato di ciò. Scrivetemi o telefonatemi per farmi conoscere i vostri successi, in modo che possa comunicarli. C’è un tremendo bisogno di incoraggiamento nel settore del trading. Dopo questo piccolo sermone, ti stai chiedendo se ti insegnerò ancora delle tecniche di trading? Lo farò, per non deluderti. Ma per darti il tempo di riflettere su ciò che ho scritto qui, non lo farò subito. Dovrai aspettare la prossima volta.

Joe Ross




domenica 6 dicembre 2015

NON LAMENTARTI


Non incolpare nessuno,non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo tu hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo proviene dalle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte, affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro è il risultato delle tue azioni
e la provache Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare e che nessuno è così terribile per cedere.
Non dimenticare che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
Apprendi dagli audaci, dai forti da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto, pensa meno ai tuoi problemi e più al tuo lavoro.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore e ad essere più grande, che è il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze, perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell'alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

mercoledì 2 dicembre 2015

LE CAUSE DELLA POVERTA’ GENETICA

Traduco da: https://www.facebook.com/parapsychologys

1. MENTALITA’
Da bambina frequentavo la casa di una compagna di classe. C’era un vecchio divano su cui salivamo per saltare, pieno di molle rotte. Quando, 20 anni dopo, sono tornata a casa sua, ho visto sempre lo stesso divano. Ho visto la casa povera, misera. Le sedie con i sedili unti, vasi dei fiori rotti e attaccati alla bell’e meglio con un nastro adesivo, le finestre sporche, sporcizia e scatole ovunque. “Non ha soldi”... pensai, ma il mio cervello fece la domanda: “Secondo te, perché accanto alla povertà c’è spesso anche la sporcizia?”
Potremmo dire anche “ sempre” o “praticamente sempre”...
La sporcizia non è causata dalla povertà, ma da una certa mentalità; e siccome vanno spesso insieme, la povertà è una specie di mentalità.
La povertà sta in una testa unta, non lavata.


2. MESCHINITA’
Avevo una maestra, a scuola, una persona fuori dal comune. Lei aveva detto, una volta: “Essere meschini significa bere da una tazza vecchia e rotta, mentre la nuova sta nella credenza”. La tazza nuova aspetta la festa, mentre la vita è stracolma di giornate “nere”.
Per chi vive aspettando il futuro, il futuro non arriva mai.
Allora avevo capito: è vergognoso essere sporco, essere povero, è vergognoso avere nella testa il caos che si riflette nella casa, e nella mentalità dei tuoi figli. Vivere aspettando il futuro (la festa) attira la devastazione.

3. IL COMPLESSO DELLA CENERENTOLA
Conosco una signora che per 20 anni accumulava i soldi per comprare una “dacia”... ma sue figlie uscivano con le amiche sempre con gli stessi pantaloni, che venivano allungati mostrando dei risvolti di colore diverso, più scuro. La loro madre, alla fine, comprò la dacia, ma le ragazze erano cresciute avendo paura di spendere i soldi per loro; abituate alle poltrone sciancate, asciugamani bucati, cappotti vecchi di 20 anni. Se compravano delle cose nuove per loro, il loro umore si guastava; si sentivano indegne!
La paura di spendere per se stessi genera la povertà.

4.PROGRAMMAZIONE SUBCONSCIA.
I bambini che vedono le pareti scrostate, si programmano alla povertà. Ancora Anton Cecov diceva che la casa scrostata e sporca influisce negativamente sullo studio dei ragazzi. La vista abituale di una casa in disordine, povera e sporca, programma all’insuccesso.
Si potrebbe obiettare che odiare la povertà stimola il desiderio del successo, stimola a darsi da fare: forse. Ma la stragrande maggioranza si piega sotto il macigno della povertà.
Olga Samarina

PERCHE’ DOBBIAMO BUTTARE VIA LE VECCHIE COSE

Anche questo non è un post nuovo, ma lo ripropongo perché è uno spunto per le riflessioni.

1. Secondo la legge dell’abbondanza, per accogliere il nuovo, prima bisogna liberarsi dal vecchio. Altrimenti l’Universo non sa dove mandarvi il NUOVO.


2. Dicono i cinesi: “Se il vecchio rimane, il nuovo non verrà”.

3. Secondo Feng-Shui, la vecchia spazzatura non lascia fluire l’energia vitale, e quindi non si può parlare di una vita nuova.

4. Quando noi indossiamo un abito vecchio, usiamo il profumo di una volta, ascoltiamo una musica che ci ricorda il passato noi ci rituffiamo nel passato. Si tratta delle “ancore emozionali” (PNL). A tutte queste cose ci legano determinati ricordi che vengono riprodotti al contatto con l’ancora. Ma non solo le emozioni: ritornano anche i vecchi pensieri, e questo è davvero pericoloso perché il pensiero crea la vita.

5. Conservano la vecchia roba e pensando “... e se non avessi soldi per comprare ... nuovo?” entriamo in risonanza con la mentalità dei poveri e otteniamo la povertà. Invece, se buttiamo tranquillamente la roba consumata e vecchia pensando “ne comprerò un altro..., l’Universo me ne darà uno ancora migliore”, entriamo in risonanza con la mentalità dei benestanti.
Ciascuno di noi possiede montagne di ciò che si potrà buttare tranquillamente, o dare a chi ne ha bisogno (se si tratta di vestiti, lavateli e metteteli in ordine per togliere la vostra energia).
Olga Samarina FB

COME ELIMINARE LE CATTIVE ABITUDINI


Ecco due semplici ma molto efficaci strategie per non essere più vittima delle vecchie cattive abitudini….

1) Rimandare quell’impulso per qualche minuto può davvero fare la differenza e liberarcene per sempre.
Quando hai l’impulso di mangiare una schifezza, di controllare subito facebook appena ti arriva una notifica o che ne so qualcosa che comunque è inutile ai tuoi obiettivi, attendi 20 minuti senza reprimere quella sensazione, semplicemente rimandala di 20 minuti. Ce la puoi fare.
In quel lasso di tempo porta la tua attenzione su altro, magari su qualcosa che ti interessa, oppure analizza ciò che senti, cosa provi avendo quell’impulso, semplicemente osservati obiettivamente senza alcun giudizio di merito; in fin dei conti è solamente frutto della tua mente. Tanto facilmente è arrivato, tanto più facilmente può andarsene.

2) Usa la tecnica del SE – ALLORA.
Impara a escogitare per tempo delle possibili risposte al tuo impulso così da poterlo eliminare in modo naturale senza sforzo.
SE ho voglia di dolci ALLORA mangio una mela.
SE sono pigro ALLORA metto la tuta e mi alleno.
SE controllo il telefono sistematicamente ALLORA leggo un libro.
Gli esempi sono infiniti tutti possono adattare questa regola alla propria situazione. Basta essere astuti, questo basterà a scrollarci da dosso i pesi delle brutte abitudini che ci portiamo sulle spalle da tempo.
Buona giornata, amici miei!

Antonio Bufalo
http://armonya.beepworld.it/index.htm

martedì 1 dicembre 2015

IL SEGRETO é CREDERE IN SE' STESSI: ESERCIZI

Qualsiasi azione positiva, costruttiva e decisa, intrapresa in direzione dei vostri obiettivi, migliora l'immagine che avete di voi e vi fa sentire più sicuri.
Questi esercizi potranno farvi scalare qualsiasi vetta:

"1- Decidete che da oggi agirete come se foste la persona più sicura del mondo. Dite quello che pensate, chiedete quello che volete e insistete sino a riuscire. 

2- Mettete per iscritto, adesso, i tre obiettivi più importanti della vostra esistenza. 

3- Individuate i tre risultati più importanti che avete raggiunto sul lavoro, e decidete da subito di dedicare a queste attività la maggior parte del tempo. 

4- Immaginatevi mentre rendete al meglio, calmi, sicuri, ottimisti e più e più volte durante la giornata fate il replay di questa immagine.

5- Dedicatevi al continuo avanzamento personale e professionale, migliorando ogni giorno. 

6- Assumete la totale responsabilità di quello che siete oggi e di quello che diventerete domani, senza incolpare mai nessuno. 

7- Decidete che da oggi non vi arrenderete mai, che davanti a ogni ostacolo non cederete, sino a riuscire a creare quella vita meravigliosa che vi è possibile vivere." 


Brian Tracy

"Il segreto è credere in se stessi", frutto di oltre 25 anni dedicati a osservare comportamenti e azioni delle persone di successo, ci guida in un percorso mirato a consolidare l'autostima, proprio come si rinforzano i muscoli in un programma di allenamento fisico.

"La buona notizia è che avete il potenziale straordinario per raggiungere successo, risultati e prosperità, con più talento e più capacità naturali di quante potreste utilizzare in cento vite.
L'unico ostacolo a frapporsi tra voi e l'esistenza incredibile che vi sarà possibile è la paura di ogni tipo, ma nel momento in cui avrete finito di leggere questo libro, tutti i timori saranno scomparsi per sempre." Brian Tracy
Il Segreto è Credere in se Stessi
Scopri cosa desideri davvero, impara a fidarti della tua forza interiore e raggiungi i tuoi obiettivi
Voto medio su 4 recensioni: Da non perdere
€ 13

Se vuoi provarci ....























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lunedì 30 novembre 2015

quando muore la speranza… inizia l’azione.

Quando smettiamo di sperare nell’assistenza esterna, quando smettiamo di sperare che la situazione terribile in cui siamo si risolverà in qualche modo da sola, quando smetteremo di sperare che non vada peggio, finalmente saremo liberi – veramente liberi — di cominciare a lavorare onestamente per risolverla. Vorrei dire che quando muore la speranza… inizia l’azione.

A volte le persone mi chiedono: “se le cose vanno cosi, perché allora non ti uccidi?” la risposta è che la vita è veramente, veramente buona. Sono un essere abbastanza complesso da poter tenere nel mio cuore la comprensione che siamo veramente, veramente fottuti ma che allo stesso tempo la vita è veramente veramente buona.
Sono pieno di rabbia, dolore, gioia , amore odio, disperazione, felicità, soddisfazione insoddisfazione, e migliaia di altri stati d’animo… Siamo veramente fottuti. Eppure la vita è veramente buona.

In molti hanno paura di sentire la disperazione. Temono che se si permettono di percepire come veramente disperata è la nostra situazione, dovranno essere per sempre infelici.

Dimenticano che è possibile sentire molte cose, tutte allo stesso tempo. Dimenticano anche che la disperazione è una risposta totalmente appropriate in una situazione disperata.

Molti probabilmente temono che, se si permettono di sentire quanto disperate sono le cose, saranno costretti a fare qualcosa per questo.

Un’altra domanda che a volte mi fanno è questa: “Se le cose vanno cosi male, perchè semplicemente non fai una festa? Beh la prima risposta è che le feste non mi piacciono. Ma la seconda è che mi sto già divertendo un sacco. Amo la mia vita. Amo la vita. Questo è vero per la maggior parte degli attivisti che conosco. Facciamo ciò che amiamo, combattiamo per ciò e per chi amiamo.

Non ho pazienza per color che usano la nostra situazione disperata come una scusa per non fare niente. Ho imparato che se privi la più parte della gente di una scusa particolare… ne trovano un’altra, poi un’altra ancora e cosi via…

L’uso di questa scusa per giustificare la non azione — l’uso di ogni scusa è giustificare la non azione- non rivela altro che l’incapacità di amare.

Di recente qualcuno mi ha chiesto: “ma l’attivismo non ti fa sentir bene?”. Certamente, ho risposto, ma non è la ragione per cui lo faccio. Se solo volessi star bene, potrei masturbarmi.

E’ che voglio realizzare qualcosa nel mondo la fuori. Perché?

Perché sono innamorato … dei salmoni, degli alberi che vedo fuori dalla finestra, delle lamprede [un pesce] baby che vivono nella sabbia… Se amate, agite per difendere chi e ciò che amate; naturalmente vi importano i risultati, ma essi non determinano se fare o meno lo sforzo.

Semplicemente non sperate che chi amate prosperi e sopravviva. Fate quel che serve per questo. Se il mio amore non fa si che io protegga ciò che amo, allora non è amore.

Una cosa meravigliosa accade quando rinunci alla speranza: ti rendi conto che non era necessaria in prima istanza. Rinunciarvi non ti uccide. Non ti rende nemmeno meno efficace, tutt’altro: smetti di affidarti a qualcuno o qualcosa per risolvere i tuoi problemi. Smetti di sperare che i tuoi problemi si risolvono con la magica assistenza di un Dio, una Grande Madre un Club esclusivo… e fa quindi ciò che serve per risolvere quei problemi da solo.

Quando rinunci alla speranza, accade persino una cosa migliore nell'ucciderti, nel senso che in alcuni casi ti uccide. E nell’essere morti c’è una cosa bellissima: quelli che hanno potere non possono più toccarti. Non più promesse, minacce, violenza… Una volta “morto” in questo senso, puoi persino danzare, cantare, fare l’amore, persino vivere perchè sei ancora vivo, anzi più vivo di prima.

Ti rendi cosi conto che quando muore la speranza, quel “te” che è morto con la speranza non eri tu ma quella parte di te che dipendeva da coloro che ti sfruttavano, che credeva che costoro in qualche modo avrebbero smesso da soli di farlo; quella parte di te che credeva nella mitologie propagate da coloro che ti hanno sfruttato per facilitare proprio lo sfruttamento in sé. Quel che è morto è quel tuo io costruito socialmente. Quello civilizzato, fabbricato, artificialmente creato, forgiato, stampato… quello è cio’ che è morto. La vittima è morta.

Quindi chi resta quando quel tuo io muore? Tu, resti tu. Il tuo io animale, nudo, vulnerabile, mortale, colui che sopravvive. Quell’io che non pensa ciò che la cultura ha voluto fargli pensare, ma ciò che pensa veramente. Resta quel te stesso che non sente ciò che la cultura ha voluto fargli sentire, ma quel te stesso che veramente sente.

Resta quel te stesso che dice si, che può dire no, che è parte della terra dove vive, che difenderà o meno chi ama, quel te stesso che non si basa su ciò che gli ha insegnato questa cultura che sta uccidendo il pianeta e te stesso; restano quei tuoi sentimenti di connessione e amore per la tua famiglia, gli amici, il paesaggio.

Quando rinunci alla speranza — quando sei in tal senso “morto” e quindi veramente vivo- si rompe questa relazione vittima/sfruttatore e volti le spalle alla paura.

Quando smetti di affidarti alla speranza e invece cominci a proteggere le persone, le cose, i luoghi che ami, allora diventi veramente molto pericoloso per i potenti.

Se per caso stai chiedendotelo … si, questa è un’ottima cosa.


Fonte: http://www.orionmagazine.org/index.php/articles/article/170/

Traduzione e sintesi Cristina Bassi
http://thelivingspirits.net/una-nuova-cultura/quando-muore-la-speranza-inizia-l-azione.html
http://realtofantasia.blogspot.it/2015/11/ho-vissuto-nellabbondanza.html

Ho vissuto nell’abbondanza

Ho vissuto nell’abbondanza perché secondo me non esiste una divisione tra la sfera materiale e quella spirituale.

Insegnarvi a vivere in povertà è pericoloso: sareste poveri materialmente, ma sareste poveri anche spiritualmente, poiché non esiste una divisione tra i due mondi.

Io vi insegno a vivere in modo ricco, nell’abbondanza, materialmente e spiritualmente in entrambi i mondi.

Il problema non è se dovete vivere nell’abbondanza materiale o nell’abbondanza spirituale.

Il problema fondamentale è se dovete vivere nell’abbondanza e nella ricchezza che è il modo di vivere naturale, esistenziale.

La pulsione fondamentale del vostro essere è fiorire nell’abbondanza e conoscere tutti i colori e tutti canti e gustare tutte le bellezze della vita.

Di certo è inevitabile che mi trovi in conflitto con le vecchie tradizioni, poiché in tutto il passato dell’umanità è stata elogiata la povertà rendendola un sinonimo di spiritualità e questa è un’assurdità madornale.

La spiritualità è la maggior ricchezza che possa accadere a un essere umano e contiene tutte le altre ricchezze.

Essa non è contraria a nessun’altra ricchezza, è semplicemente contraria a qualsiasi tipo di povertà.

Quindi, il tentativo da me fatto è qualcosa di talmente radicale, da essere destinato a creare antagonismi in ogni angolo del mondo.

L’umanità ha vissuto credendo in certi valori tanto a lungo sebbene quei valori abbiano creato soltanto infelicità da non riuscire a vederne il nesso con la propria infelicità.

Quei valori non hanno appagato l’umanità, non l’hanno soddisfatta tuttavia essa non riesce a vedere il nesso tra questi e la propria infelicità.


Tratto da: OSHO “Oltre la psicologia”
http://realtofantasia.blogspot.it/2015/11/ho-vissuto-nellabbondanza.html

domenica 29 novembre 2015

RIMOZIONE DEI BLOCCHI


la rimozione dei blocchi é un programma neuroacustico che serve ad eliminare i blocchi psico-emozionali presenti nel nostro subconscio. A volte cerchi di realizzare qualcosa a livello conscio , un progetto la realizzazione dei propri desideri ma poi ci si trova di fronte a dei blocchi situati nel nostro subconscio che come é noto è molto piu potente della parte conscia, questi blocchi questa forza contraria che ci porta spesso verso il fallimento é causata da  traumi infantile complessi e convinzioni erronee

Per rimuovere questi un blocchi , abbiamo creato questo programma. Esso utilizza due frequenze che armonizza il rapporto tra il conscio e l'inconscio. Questo 432Gts frequenza e la sua terza armonica 144 Hz.

il programma è molto complesso ed é basato su mini sessioni con frequenze gamma

Dopo il primo ascolto noterete che nella vostra mente che qualcosa è cambiato, come se cadesse il velo che  copriva i vostri occhi da lungo tempo.
Si, nel senso più letterale del termine, guarderai il mondo in modo nuovo. ti sentirai piu' attivo piu' sicuro e determinato

ascoltare con occhi chiusi prima dell'ascolto bevi un bicchiere di acqua, durante ascolto rimani consapevole del respiro , non ascoltare piu' di due volte la settimana, ascoltare con cuffie lato sinistro orecchio Sx lato destro orecchio Dx

programma molto potente, anche dopo il primo ascolto

Libera Traduzione by Antar Raja

Rimozione blocchi



LA CRISI

Non possiamo pretendere che le cose cambino,
se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce all’angoscia come il giorno
nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l’inventiva,
le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà,
violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.
Senza crisi non ci sono sfide,
senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno,
perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla,
e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa,
che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

Albert Einstein

venerdì 27 novembre 2015

FIDATI .. DI TE


... prendete le vostre navi e bruciatele

Ho conosciuto l’esistenza di Muhammad Yunus da un libro di Robert Kiyosaki (il business del 21° secolo). Muhammad Yunus è un banchiere Bengalese che ha avuto il premio Nobel nel 2006. La sua idea di banca sta rivoluzionando il mondo imprenditoriale ed il concetto di banca.

In pratica concede ai suoi clienti micro prestiti per avviare le attività, senza garanzie e sulla fiducia!! Voi direte è pazzo? Il risultato è che il 98% dei prestiti vengono restituiti e nel tempo ha prestato circa 5 miliardi di dollari a circa 5 milioni di clienti. Ha avuto il premio Nobel per la Pace nel 2006 e questo modello si sta espandendo in tutti i paesi del terzo mondo e oltre.

Veniamo al dunque, perchè dice che tutti siamo imprenditori? Perchè si è visto che in momenti di crisi, l’attività imprenditoriale si infiamma, cresce moltissimo, perchè gli individui diventano creativi e cercano nuovi modi per fare business. Si esce dal nido delle comodità e ci si mette a lavorare come mai prima.

Di seguito un’altro esempio a conferma di quanto dice Muhammad Yunus: Nel 1549 il condottiero Spagnolo Hernán Cortés Monroy Pizarro Altamirano insieme a 400 uomini, sbarcò in Messico con l’intendo di conquistare la capitale. Il condottiero sapeva che se gli Aztechi erano forti e più numerosi, allora decise di dare l’ordine ai suoi di bruciare le proprie navi dopo lo sbarco. Disse ai suoi uomini, se volete uscirne vivi l’unica possibilità è vincere. Infatti alla fine conquistarono la capitale, ma senza combattere, vincendo di fatto contro 200mila Aztechi con solo 400 Spagnoli.

Come ha fatto Cortez a vincere? Ha vinto perchè quando siamo in crisi diventiamo creativi e creiamo un nuovo elemento nel nostro futuro.

Siamo tutti imprenditori perchè siamo tutti intelligenti abbastanza per creare e per sviluppare nuove idee, in ogni campo, sia per creare fonti di reddito sia per qualunque altra cosa. Il problema che non crediamo che questo sia possibile. E’ questo il limite più grande, non le circostanze reali. Siamo noi a creare le circostanze reali con il nostro modo di pensare e agire. Cambiamo questo e cambieremo il nostro mondo.

Il modo migliore per ottenere quello che vogliamo è decidere e poi bruciare le navi. O morire o conquistare il nostro sogno.

Parlo di questo perchè in passato ho affrontato difficoltà insormontabili, ma poi ho scoperto che senza queste non sarei mai riuscito a crescere come persona. Era una situazione senza via d’uscita, o la risolvevo o morivo. Allora mi sono dato da fare e ho iniziato a fare cose che prima non avevo mai fatto. Adesso non voglio annoiavi con i dettagli, ma se la vostra storia è simile alla mia allora prendete le vostre navi e bruciatele, e iniziate a lavorare come mai prima per ottenere quello che volete, come Cortez.

Stefano Mastria

Fonte

martedì 24 novembre 2015

IL DENARO NON é LA META



Ti sei mai chiesto quale sia il segreto del successo delle persone ricche e affermate?

È davvero possibile aspirare ad una vita prospera di risorse e denaro, malgrado un presente stentato ed al limite di qualsiasi prospettiva e possibilità?

Cosa hai bisogno di fare, di credere e di pensare per trasformare il tuo presente nella realtà finanziaria che hai sempre voluto?


Beh, sicuramente una delle prime cose di cui devi prendere consapevolezza è che la realizzazione personale si struttura attraverso la realizzazione di numerosi aspetti tutti essenziali alla creazione di una vita dotata di equilibrio e serenità.

Se credi che l’unica vera ricchezza sia di tipo economico/finanziario infatti, non solo stai incappando in un grande equivoco, ma ti stai precludendo la possibilità di diventare a tutti gli effetti una persona realmente prospera e finanziariamente appagata.


Bob Proctor, uno dei più grandi speaker in ambito di prosperità, sostiene che uno dei segreti per creare ricchezza nella vita, è rendersi conto che il denaro non è la vita.

Sì, può sembrare un controsenso soprattutto se sei come coloro che fanno del denaro un obiettivo esclusivo ed assoluto.


Tuttavia la realtà è un’altra, perchè la ricchezza economica non è che un riflesso dell’abbondanza alimentata in termini di idee, relazioni, vitalità, salute mentale e più in generale un riflesso di tutto il tuo modo di concepire e celebrare l’esistenza.

Vedi anche: Come ottenere tutto (o quasi!) dalla vita: legge di attrazione

Allora cos’è che puoi e devi fare per creare ricchezza nella tua vita smettendo di farti ossessionare dai soldi e facendo del denaro il tuo risultato piuttosto che il tuo obiettivo?

In questo audiopost scoprirai le 5 strategie fondamentali che i più famosi uomini di successo utilizzano costantemente per creare ricchezza nella loro esistenza e imparerai come sia realmente possibile vivere come fino ad oggi ti sei permesso di desiderare… solo nei tuoi sogni.





http://bluemindsfactory.com/5-strategie-per-diventare-ricchi/

giovedì 12 novembre 2015

PAROLE DA CANCELLARE


Un altro processo rieducativo della mente ci deve chiarire l'effetto delle parole che noi usiamo. Le parole in seguito elencate appartengono a quelle che noi usiamo normalmente nei messaggi diretti a noi stessi e verso gli altri. L'uso di queste parole mantiene vivo nella nostra mente il passato colpevole e il futuro pauroso. Per questo motivo vengono rafforzate le nostre sensazioni di conflitto.

Quanto più comprendiamo che l'uso di queste parole ostacola la nostra pace interiore, tanto più facile diventa l'esercizio di cancellarle dalla nostra mente e dal nostro uso. 

Può essere di aiuto visualizzare una lavagna e quando usi una di queste parole la visualizzi scritta sulla lavagna e la cancelli definitivamente. In questo esercizio è importante agire con dolcezza verso se stessi.

Se osservi che usi ancora una di queste parole, lo vedi semplicemente come un errore che è da correggere e decidi di non colpevolizzarti.



Questa è la lista delle parole:

- impossibile
- non posso
- tentare, provare
- limitazione
- purché
- ma
- difficile
- dovrei
- dubito
- Ogni parola che mette te o gli altri
in una categoria.
- Ogni parola che serve di valutazione e misura per
te o per gli altri.
- Ogni parola che serve per giudicare e condannare te o
gli altri.


MINI CORSO
DEI MIRACOLI
Traduzione e Riassunto a cura di
Salvatore Conforto

domenica 8 novembre 2015

LA FORESTA MAGICA


LA FORESTA MAGICA. PROVATE A REALIZZARE I VOSTRI DESIDERI CON UN PROGRAMMA NEUROACUSTICO.

Questo programma è stato pubblicato sul canale Youtube di Lenni Rossolovski.

La foresta magica è un luogo dove i vostri desideri s’avverano. Vi aiuterà a entrare in uno stato di autoipnosi e sintonizzarsi sui cambiamenti positivi che volete nella vostra vita.
Non c’è (quasi) nessuna magia. In uno stato di autoipnosi (e la Foresta magica vi aiuterà di consolidarlo) voi dovete solo porre un obiettivo, sarà la Foresta a realizzarlo. Perché la Foresta magica è il luogo dove i desideri si realizzano.
La cosa più importante è formulare correttamente il vostro desiderio.
Come usare questo programma?
Mettetevi comodi. Concentratevi sul respiro. Non fate caso né ai rumori del bosco né alla colonna isocronica. Formulate il vostro obiettivo. Attenzione! Questa deve essere solo POSITIVA. Niente “non”! In altre parole, non potete dire “non voglio essere malato”; dovete dire “voglio stare bene di salute”. Potere formulare qualsiasi desiderio, basta che questo sia positivo.
“Voglio imparare la lingua inglese”
“Voglio avere successo nello studio (lavoro, arte...)”
“Voglio essere calmo”
“Voglio acquisire la concentrazione nello studio”
“Voglio essere amato”...
Sarete voi a proporre, la Foresta Magica vi aiuterà a raggiungere il vs. obiettivo.
E’ qui che inizia la magia.
E’ un luogo molto particolare.
La cosa più importante è VOLERLO DAVVERO.
Il programma andrebbe ascoltato SOLO con le CUFFIE (altrimenti si perderà l’effetto di olofonia). Ma se non le avete, ascoltate pure come stereo.

E’ vietato ai portatori di peacemaker, alla donne incinte, a chi soffre di epilessia e ai ragazzi minori di 16 anni

https://www.youtube.com/watch?v=9M0vxsXkuR8
.advanced-mind-institute.Italia

Il «principio 80/20



La grande parte dei risultati che otteniamo deriva da una minima parte di ciò che facciamo: questa è la dura verità. Quando periodicamente tiriamo le somme, ci accorgiamo che l'80% delle vendite riguarda il 20% dei clienti, che l'80% delle e-mail sono indirizzate a meno del 20% degli indirizzi presenti nella nostra rubrica; o, ancora, che gli affari che abbiamo concluso li dobbiamo a una piccola percentuale degli incontri che abbiamo avuto.

Perché esiste uno scarto così pronunciato tra ciò che facciamo e ciò che poi accade nella nostra vita? Questa differenza significa che il nostro tempo è stato improduttivo, quando non sprecato, come ci diciamo nei momenti di sconforto.

Esiste un rimedio? Esistono delle regole utili per individuare le cose e le situazioni veramente importanti, in ogni ambito della vita? Il «principio 80/20», la formula con cui Richard Koch è diventato famoso adattando al mondo del lavoro il celebre principio di Pareto, vuole aiutarci a invertire tale rapporto, a concentrare il nostro impegno, a massimizzarne i risultati, rendendoci capaci di scegliere in modo più consapevole e vantaggioso.

Oggi si tende a credere che per ottenere il successo sia necessario lavorare sempre di più, dedicare sempre più tempo alla propria professione, non lesinare i sacrifici ed essere disposti anche a compromessi. Per Koch non è così. In realtà quello che noi dobbiamo fare è esattamente il contrario: agire come se avessimo meno tempo e fare solo le cose importanti. Dobbiamo eliminare dalla nostra vita le cose inutili, quel 20% di incombenze che si porta via l'80% del nostro tempo. Vivere bene è una questione di scelte.

«Un libro utile e ricco di suggerimenti pratici. Il segreto sta nell'applicare i principi del "massimo con il minimo" e del "minimo per il massimo" nel lavoro come nella vita privata. Questo testo invita a fare di meno, a fare in maniera diversa. Una volta imparato il metodo di Koch, vi accorgerete che è "molto più semplice che fare sempre di più, per ottenere il massimo".»
The Independent

«Questo libro è dedicato a chiunque voglia avere successo nella vita privata come in quella professionale. In maniera semplice e concisa, attraverso esempi chiari e facili, Koch insegna a concentrarsi su poche cose realmente importanti. Se ne avete abbastanza della corsa al successo e volete iniziare a gestire la vostra vita in maniera diversa, leggete il libro di Koch. Farà al caso vostro.


80/20 - La Formula Vincente Richard Koch

80/20 - La Formula Vincente
Più risultati, più successo - Meno lavoro, meno fatica
Richard Koch

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mercoledì 4 novembre 2015

Share le 8 energie che bloccano il denaro.pdf - 622 KB

Share le 8 energie che bloccano il denaro.pdf - 622 KB



Indice

Introduzione – pagina 5

Energia 1 – Il Debito “Paterno” – pagina 9

Energia 2 – Il Debito “Materno” – pagina 11

Energia 3 – Il programma “c'. la Crisi” – pagina 14

Energia 4 – “I Soldi sono la radice di tutti i mali” – pagina 18

Energia 5 – Sensi di colpa – pagina 22

Energia 6 – “Soldi = Morte” – pagina 24

Energia 7 – Il Karma del Denaro – pagina 26

Energia 8 – Paura di vendere – pagina 28

Conclusione – pagina 31

MEDITAZIONE PRAYER

Istruzioni della meditazione Prayer:

"E' meglio fare questa preghiera di notte, in una stanza buia, e andare a dormire immediatamente dopo, oppure si può praticarla al mattino, ma deve essere seguita da quindici minuti di riposo. Questo riposo è necessario, altrimenti ti sentirai ubriaco, in uno stato di torpore. Questo fondersi con l'energia è preghiera. Ti trasforma. E quando tu cambi, cambia l'intera esistenza.

Alza entrambe le mani al cielo, le palme rivolte verso l'alto, la testa sollevata, e avverti il semplice fluire dell'esistenza dentro di te. Man mano che l'energia fluisce verso il basso, avvertirai nelle braccia un leggero tremolio: sii simile a una foglia nella brezza, tremolante. Abbandonati, favorisci questa sensazione. Quindi lascia che tutto il corpo vibri di energia, e lasciati trasportare da qualsiasi cosa accada. Sentiti fluire ancora una volta con la terra. La terra e il cielo, il sopra e il sotto, lo yin e lo yang, il maschile e il femminile: fluisci, fonditi, abbandonati completamente. Tu non sei più. Diventi un'unità...ti sciogli.

Dopo due o tre minuti, o quando ti senti completamente ricolmo, piegati al suolo e bacia la terra. Sii un semplice veicolo che permette all'energia divina di riunirsi alla terra.

Questi due stadi della meditazione devono essere ripetuti sette volte in tutto, per sbloccare tutti i chakra. Si possono ripetere più di sette volte, ma se non li ripeti almeno sette volte, ti sentirai irrequieto e non riuscirai a dormire.

Dopo, abbandonati al sonno in quello spazio di preghiera. Sprofonda semplicemente nel sonno e l'energia rimarrà con te. Il suo fluire ti seguirà anche nel sonno.

Questa pratica ti aiuterà moltissimo, perchè in questo modo l'energia ti avvolgerà per tutta la notte e continuerà a lavorare. Al mattino ti sentirai più fresco di quanto non ti sia mai sentito in passato, più vivo che mai! Ti sentirai pervaso da uno slancio e da una vitalità nuovi, e per tutto il giorno avvertirai la presenza di un'energia diversa, una nuova vibrazione. Un nuovo canto colmerà il tuo cuore, i tuoi passi avranno una nuova danza".

Osho

sabato 31 ottobre 2015

l’uomo che vince sarà l’uomo che crede di poter vincere


"Se credi di essere battuto, lo sarai.
Se ritieni di non saper osare, non oserai.
Se vorresti vincere, ma pensi di non riuscirci, è quasi certo che fallirai.
Se immagini di perdere, hai già perso, perché nel mondo è vero che il successo inizia dalla volontà dell’individuo, è nella sua mente.
Se credi di venir surclassato, lo sarai.
Per elevarti devi puntare in alto, devi essere sicuro di te prima di poter vincere un premio.
Le battaglie umane non arridono sempre all’uomo più forte o veloce.
Prima o poi l’uomo che vince sarà l’uomo che crede di poter vincere."


(Napoleon Hill)



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martedì 27 ottobre 2015

l’inconscio cattura la parola e la traduce in processi biochimici

Se svegliandovi vi dite: “che fiacchezza!”,
l’inconscio cattura la parola e la traduce in processi biochimici.
Così, vi alzate, con i riflessi lenti e andate a sbattere e vi dite: “che stupido!”.
Poi ancora assonnati vi lavate, vi cade il sapone e vi dite “che imbecille!”.

E’ come se l’inconscio chiedesse: “capo, che cosa devo fare oggi?”
e voi gli rispondeste: “oggi fammi fiacco, stupido e imbecille”.
L’inconscio obbedisce e la giornata sarà un vero disastro!


 Eric de la Parra Paz


Ogni persona possiede in sé le risorse per migliorare la propria vita. Quello che spesso manca è lo stimolo a far emergere la parte migliore di noi.
Uno dei percorsi più efficaci e più diffusi al mondo per risvegliare la nostra eccellenza è la Programmazione Neurolinguistica, tecnica di cui Eric de la Parra Paz è uno straordinario maestro.

Questo libro, che raccoglie i preziosi insegnamenti trasmessi dall’autore durante i suoi famosi seminari, guida il lettore all’utilizzo pieno e consapevole di tutte le virtù del potenziale umano.

Attraverso numerosi esercizi guidati, riflessioni, esempi e tabelle riepilogative sarà facile e immediato comprendere in quanti differenti modi comunichiamo, qual è il rapporto tra mente conscia e inconscia, come influenziamo gli altri, perché e di chi ci innamoriamo e come introdurre stabilmente nella nostra vita pensieri, credenze e risultati positivi.


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giovedì 22 ottobre 2015

The miracle morning; Ho deciso di svegliarmi tutti i giorni alle 5:30!

concentrarsi
Da qualche mese, ho preso una decisione che non avrei mai pensato di contemplare prima. Una decisione che avrà dei sicuri effetti sulle mie giornate, per i prossimi mesi.

Ho deciso di svegliarmi tutti i giorni alle 5:30!

Perché?
La domanda è legittima (e ammetto che, certe mattine, anche io me lo chiedo).
Vi è mai capitato di svegliarvi e avere l’impressione di essere totalmente fuori strada? Aprite gli occhi e vi si stampa, in pieno volto, una sorta di “schiaffo” mentale: pensate subito a tutto quello che dovete fare durante il giorno, alla varie scadenze, a tutti gli obblighi da rispettare.
Il risultato? Vi svegliate ogni mattina con la voglia di restare sotto le coperte.
Non so voi, ma io mi sono chiesta: voglio davvero iniziare in questo modo ogni giornata, per il resto della mia vita? No, grazie.
Poi, ho scoperto “The miracle morning” di Hal Elrod ed ho letto della routine mattutina che molti imprenditori di successo seguono ogni giorno. Se decine di migliaia di “adepti” di Miracle Morning e personaggi come Richard Branson (fondatore e AD della Virgin) Tim Cook (AD di Apple), Howard Schulz (di Starbucks) e Jack Dorsey (Fondatore e AD di Twitter e Square) hanno preso questa decisione, forse c’è davvero qualcosa da sapere, non credete?
Il punto non è svegliarsi alle 5:30 per il piacere di essere già in piedi prima che sorga il sole (adoro il mio letto, come chiunque altro). Ma è un buon modo per dedicarsi ad attività che hanno, notoriamente, un impatto positivo sul nostro stato d’animo, sulla nostra produttività e (inoltre) anche sul nostro “livello di felicità”.
Se vi alletta la prospettiva di iniziare ogni nuovo giorno pieni di entusiasmo e con l’intenzione di sfruttare il tempo al massimo, ecco la routine che ho adottato, in gran parte ispirata alle proposte di Hal Elrod, nel suo “The Miracle Morning“.
(Nota importante: non c’è alcun bisogno di svegliarsi, per forza, alle 5:30 in punto. Basta essere in piedi prima del solito orario, per avere il tempo di svolgere tutte le attività)

1. Non pensare a nulla e… concentrarsi.
10 minuti

Attenzione, qui si parla di meditazione. Le prove scientifiche dei benefici di questa pratica sono sempre più numerose.
Non si deve per forza restare seduti a gambe incrociate, per un’ora. Cinque minuti di meditazione, praticati regolarmente, vi permetteranno di godere già degli effetti positivi di questa attività.
Ho provato due app (in inglese) che possono guidarvi all’inizio:
1. Headspace (user experience incredibile!)
2. Calm (quella che uso ora)
Nel suo “The Miracle Morning“, Hal Elrod suggerisce una tecnica semplice:
1. Sedersi in un luogo confortevole, mantenere la schiena dritta.
2. Chiudere gli occhi o guardare un punto fisso davanti a voi.
3. Concentrarsi sulla respirazione: ispirare di pancia, espirare dal petto.
4. Godersi la calma del momento, provare a restare concentrati sulla respirazione, senza pensare ad altro
5. Se vi rendere conto che la vostra mente ritorna ai soliti pensieri, niente paura. Restate tranquilli e ricominciate a concentrarvi sulla respirazione.
Benefici:
Ci si sente meno stressati e si ottiene una maggiore tranquillità mentale. Con un po’ di pratica, ci si sentirà davvero “altrove” dopo aver riaperto di nuovo gli occhi.

2. Scrivere.
10 minuti

Dedicare del tempo alla scrittura, anche solo per pochi minuti, può aiutarvi molto. Vi consente di fare il punto sullo “stato delle cose” e sintonizzarvi su ciò che conta.
Ad esempio, potete:
1. Scrivere 3 cose per cui siete grati: la vostra famiglia, una buona notizia, un’esperienza positiva, un obiettivo raggiunto…
2. Annotare i vostri pensieri del momento.
3. Ricapitolare i compiti che volete portare a termine nell’arco della giornata.
4. Appuntarvi una citazione che vi motiva e che volete tenere a mente.
5. Conservare il ricordo di qualcosa che avete imparato o realizzato.
All’inizio, scrivevo su un taccuino, tipo Moleskine, completamente bianco. Più avanti, ho ulizzato un apposito diario (non come quelli che avevo a 14 anni, con i cuoricini sopra). Oggi, sto cercando di creare il mio diario personalizzato, con una sua struttura e delle domande predefinite alle quali rispondere ogni giorno.
Benefici:
Vi sentirete più sereni e concentrati. Farete un elenco dei vostri progressi e delle cose positive della vostra esistenza.

3. Promemoria degli obiettivi.
10 minuti.

Ci sono molti modi per farlo. Potete sceglierne uno solo oppure adottarne tre, come preferite.
1. Affermazioni. Sono delle frasi da ripetere a voi stessi, che descrivono la persona che vi piacerebbe diventare.
2. Visualizzazione: Quando visualizzate, dovete immaginarvi mentre siete intenti a realizzare i vostri desideri oppure mentre trascorrete una bella giornata… bisogna pensare e immaginare, al tempo stesso, le sensazioni che potreste provare.
La mia espressione la prima volta che ho sentito parlare di affermazioni e visualizzazione.
(All’inizio, ho avuto qualche difficoltà. Quando si comincia, si ha un po’ l’impressione di essere nel bel mezzo di una di quelle conferenze americane, dove il presentatore non fa che ripetere quanto ognuno dei presenti sia favoloso e in che modo può cambiare il mondo…. Poi ci si abitua, gradualmente).
3. Richiamo degli obiettivi. È il momento di tirare fuori il vostro programma settimanale, di cui abbiamo parlato l’ultima volta. Potete anche concedervi un momento per appuntare i vostri obiettivi e ricordarvi perché desiderate raggiungerli. Per esempio: “Trascorrere una giornata fantastica con la mia famiglia, perché è la mia priorità numero 1”.
Benefici:
È la mia carica di motivazione quotidiana. Mi aiuta a ricordarmi delle cose che voglio fare, dei motivi che mi spingono a farle e di come intendo metterle in pratica.
4. Muovere le chiappe!

0 minuti oppure un’ora e mezza.

C’è un motivo per cui le persone di successo praticano sport, regolarmente. Hanno capito che c’è bisogno di essere al top della forma per raggiungere i loro obiettivi e vivere le giornate a pieno ritmo.
Non stupisce affatto, quindi, il fatto che Tim Cook vada in palestra tutte le mattine alle 5, o che Jack Dorsey inizi le sue giornate con una corsa di 10 chilometri.
Se volete dedicarvi all’esercizio fisico anche senza disporre di una particolare attrezzatura, senza iscrizioni in palestra e senza impegno, è possibile:
1. Andare a correre, anche solo per dieci o quindici minuti, almeno per iniziare.
2. Seguire uno dei famosi programmi di allenamento in 7 minuti (questo qui, ad esempio)
L’ideale sarebbe fare un po’ di movimento tutte le mattine. Io preferisco alternare. Ogni due mattine vado in palestra per un’ora e mezza. Il giorno seguente, non faccio alcun tipo di sport. Alla fine dei conti, preferirei di gran lunga fare solo 10 minuti di yoga, ogni mattina.
Benefici:
Praticare sport la mattina, anche solo per 10 minuti, vi aiuta a risvegliarvi completamente, scaricare lo stress, fare il pieno di energie. E, ovviamente, serve anche a restare in buona salute. Interessante, no?

5. Leggere.
20 minuti

Avete a disposizione una fonte di sapere illimitata: i libri. Qualsiasi obiettivo abbiate, che sia correre una maratona, diventare ricchi, fare il giro del mondo… ci sono libri sull’argomento che possono esservi di grande aiuto.
Leggere per 20 minuti (o anche solo 10) al mattino, significa assorbire delle conoscenze che potrete mettere in pratica fin da subito per raggiungere i vostri obiettivi.
Io faccio sempre dei riassunti dei libri che mi sono stati più utili. Potete scaricarli qui.
Qualche esempio dei libri che mi sono serviti di più:
1. “Quattro ore alla settimana” di Tim Ferriss (per dare una spinta alla vostra produttività).
2. “Come farsi degli amici”, di Dale Carnegie (senza dubbio il miglior libro in circolazione sulla comunicazione interpersonale e l’intelligenza emotiva)
3. “100 euro bastano per reinventare la tua vita, fare ciò che ti piace e crearti un nuovo futuro”, di Chris Guillebeau (come vivere della propria passione, con un piccolo investimento)
4. “L’arte di puntare all’essenziale”, di Leo Babauta (imparare a fare di meno, per ottenere di più).
Benefici:
Perché non approfittare dell’esperienza di quanti hanno raggiunto questi obiettivi prima di voi? Ne guadagnerete in termini di tempo. Vi sentirete più ricchi come persone. Potreste ritrovarvi ad aiutare gli altri, condividendo quanto avete imparato.

Bilancio personale.

Ho adottato questi rituali ormai da qualche mese. Ecco alcuni benefici:
1. Non ho mai letto così tanto e imparato così tanto (leggo anche al di fuori della routine mattutina).
2. Sono (finalmente) riuscita nell’intento di praticare sport regolarmente (sembra quasi un miracolo).
3. So dove voglio andare e perché (anche se il “come” è, talvolta, soggetto a variazioni)
(Mentre scrivo queste righe sono le 6:10 del mattino. Ho appena finito il mio “rituale” e ho iniziato a lavorare sul mio compito principale della giornata: finire quest’articolo).
Non mi resta altro da fare che incoraggiarvi. Concedetevi il lusso di inziare le vostre giornate prendendovi cura di voi e facendo il pieno di motivazione, determinati a tirare fuori il meglio da ogni minuto.
— * —
Ecco la vostra “to-do” list:
1. Per i più “tosti”. Domattina, puntate la sveglia un’ora prima del solito orario e dedicate 10 minuti ad ognuna di queste attività.
2. Per chi preferisce andarci piano. Scegliete 2 o 3 attività che vi sembrano positive e mettetele in pratica per un po’ di tempo, domattina e per i giorni a seguire.
Sì dice che per far stabilizzare una nuova abitudine nella propria vita sia necessario superare la “soglia dei 21 giorni: 21 giorni da dedicare alla pratica di questa “futura abitudine”quotidiana. Se volete prendere questa direzione, sapete cosa fare
Grazie per aver letto questo articolo.

(www.MiracleMorning.com)

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