domenica 30 aprile 2017

PENSIERI DISTORTI










Tratto da: Agisci Ora!!!
(Guida pratica per attuare importanti cambiamenti nella tua vita)

2010 Zewale Rovesta 

martedì 25 aprile 2017

IL DIARIO DEI RINGRAZIAMENTI

"Vorrei condividere una pratica che ha cambiato la mia vita e continua a farlo. Non si tratta di cambiamenti spontanei in meglio ma di un consapevole controllo della propria vita.

A questa tecnica devo la realizzazione dei miei sogni. Come ho iniziato questo esperimento? Era un periodo difficile nella mia vita. Mi trasferii in un altra città, non avevo i soldi... poi trovai un lavoro ma facevo 12 ore di fila. Le forze mi bastavano per fare una doccia, cenare e crollare nel letto. Le giornate correvano, e non vedevo nessuna luce alla fine di questo tunnel.

In quel periodo mi capitò di vedere due video su Youtube dove le persone raccontavano come la gratitudine aveva influenzato le loro vite.

Decisi di scrivere 1000 RINGRAZIAMENTI per vedere cosa ne succederà.
I primi risultati li vidi tre giorni dopo.
Il mio umore migliorò sensibilmente, mi sentivo contento senza motivo, la vita mi rallegrava.
Continuai a scrivere nel diario, e la scritta più frequente era:

"Ringrazio per aver guadagnato tramite internet e per poter fare ciò che mi piace."

In realtà, lavoravo come commesso in un supermercato, e sognavo soltanto di guadagnare tramite internet. Poi trovai un corso su come guadagnare in rete, e già dopo tre settimane trovai un lavoro. Mi licenziai dal supermercato. Iniziai a lavorare con un blogger viaggiatore che ammiravo già da diversi anni; gli avevo scritto io, e a lui proprio in quel momento serviva un aiutante.
Era una magia!
Mentre io stavo imparando la nuova professione, la padrona di casa aumentò sensibilmente l'affitto. Nel mio diario scrissi:

"Grazie per la meravigliosa casa dove vivo."

Presto trovai una nuova casa. Costava tanto quanto la vecchia prima dell'aumento, ed era perfetta. Gli amici mi dicevano che era un affitto irreale.
Questa fu la mia prima esperienza dell'applicazione del diario dei ringraziamenti.

Come scrivere il diario.

Non ci sono delle regole fisse. Potete ringraziare per qualsiasi cosa.
- Ricordate tutti i momenti piacevoli della giornata e ringraziate;
- Ricordate tutti i momenti piacevoli della vita, e ringraziate;
- Ringraziate le persone con le quali comunicate;
- Ringraziate l'universo (Dio, mondo, vita) per ciò che volete avere come se lo avreste già:
- Non dimenticate di ringraziare se stessi.-

Io iniziai a scrivere il mio diario sul portatile, in formato digitale, poi passai alla versione cartacea: mi piace di più. Non ha importanza come e dove scrivete.

Una quotidiana menzione dell'obiettivo nel diario come ringraziamento aiuta a focalizzarsi sull'obiettivo, e la forza del ringraziamento accelera la realizzazione.
Come capire se il diario funziona?

Ve ne accorgerete. Arriveranno le nuove conoscenze, le persone che aiuteranno a realizzare i vostri obiettivi. Avrete delle piacevoli sorprese. E' importante seguirlo e provare una vera gratitudine per i "buoni" che vi dà l'Universo.
Io di solito faccio una ventina di scritte al giorno. A volte di più, altre volte di meno.
Che fare se sono depresso e non ce la faccio a scrivere?
Consiglio di scrivere 100 ringraziamenti in una volta, con la forza della volontà. Ricordate tutto il bene che c'è stato nella vostra vita, ringraziate i famigliari, gli amici, conoscenti, e se stessi.

Se avete letto fino alla fine e vi è piaciuta la mia storia, mettetevi subito a scrivere dei ringraziamenti...

(Denis Primatchenko)

Da Olga Samarina FB

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sabato 22 aprile 2017

I VELENI PSICOLOGICI... E COME SALVARSI

Tutte le nostre malattie, incidenti, la rabbia e la scontentezza della vita sono il risultato dei veleni informazionali che occupano la psiche.
- Ti sei ammalato. Come mai? Il giorno prima qualcuno ti ha mosso delle accuse.
- Sei scivolato e ti sei preso un colpo. Come mai? Perché un'ora prima qualcuno ti ha criticato ingiustamente.
- Senti una forte stanchezza e non vuoi vivere perché un membro della famiglia ti offende continuamente.
- Sei spaventata e hai paura di fare anche una cosa semplice, perché qualcuno ha detto che sei buona a nulla.


Sei debole. Sei stato vinto. La tua anima è sotto l'occupazione.

I veleni psicologici minano il sistema immunitario. Purtroppo, non puoi impedire alla gente di criticarti, ma puoi non ascoltarla. Significa, non pensare a ciò che senti, non fartelo entrare nella testa.

Basta saper fare due cose:
1. Riconoscere il veleno.
2. Impedire che entri nella testa. Questa è una cosa un po' più difficile. Per questo nella tua testa devono esserci due blocchi:
"PROVO UNO SCONFORTO, SIGNIFICA CHE NON MI SERVE" + "BUGIA/NON MI INTERESSA." Occorre ricordare che non sono parole da pronunciare a voce alta, sono dei blocchi per il cervello.
Puoi rispondere da persona educata, ma la tua anima deve restare pulita a causa delle porte che chiudono:
"Provo uno sconforto, significa che non mi serve. Bugia. Non mi interessa."

- Qualcuno ti ha offeso: "PROVO UNO SCONFORTO, SIGNIFICA CHE NON MI SERVE"
- Qualcuno si è offeso a causa tua: "PROVO UNO SCONFORTO, SIGNIFICA CHE NON MI SERVE"
- Le Notizia in TV creano angoscia: "NON MI INTERESSA."

Ancora più sicuro costruire la vita secondo il principio dello SPECCHIO. Essere consapevole di un solo principio: "IO NON TRATTO MAI COSI' LE PERSONE" ti dà' il diritto di rifiutare le stesse cose da parte degli altri.
Le regole:

- Non criticare - non ascoltare le critiche
- Non accusare nemmeno nel pensiero - non provare il senso di colpa
- Non offendere - non ti offendere
- Non spaventare - non aver paura
- Non abbassare l'autostima degli altri - non ascoltate coloro che vogliono abbassare la tua
- Non indicare agli altri i loro difetti - non farci caso se ti indicano i tuoi
- Non creare programmi distruttivi per gli altri - non permettere di costruirli per te.

E tenendo conto del fatto che la parola "NO/Non" non è percepita dal subconscio, le altre regole SPECULARI sono queste:

- Approva!
- Comprendi i motivi dei cattivo comportamento degli altri!
- Proteggi la psiche degli altri!
- Tranquilizza!
- Aumenta l'autostima degli altri!
- Se lo sai fare, manda agli altri dei programmi positivi, osservando due condizioni: a) devono essere positivi dal loro punto di vista e non dal tuo; b) non devono contenere nessuna cattiveria riguardo ai terzi.

(aum.news)

Advanced Mind Institute Italia




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venerdì 21 aprile 2017

VUOI CAMBIARE LA VITA IN MEGLIO? PROVA A PASSARE NELL'ALTRA REALTA'

E' una facile e convincente tecnica per cambiare la vita in meglio, scegliendo quelle possibilità che sono assenti nella vita quotidiana.

1. Sedetevi sul pavimento con le gambe incrociate. Di fronte a voi dovete avere 2-3 m di spazio libero.


2 Chiudete gli occhi e rilassatevi.

3. Sentitevi qualcosa di più del solo corpo fisico (la coscienza infinita, l'amore infinito, l'energia universale...), ovvero, uscite dall'errore di considerarvi soltanto il corpo fisico.

4. Rivolgetevi al Sé Superiore più o meno così: "Sé Superiore (o Dio se preferite, o l'Amore Infinito), permettimi di realizzare ciò che penso." Cercate di capire bene ciò che state dicendo.

5. Con il palmo della mano destra "strofinate", da sinistra a destra, lo spazio davanti a voi, come se asciugaste il vetro bagnato largo 1,5 m, pensando (dicendo, immaginando): "Apro il piano spaziale."

6. Mentre lo state facendo, immaginate bene che si sta formando un infinito piano nello spazio. E' proprio infinito e divide il mondo in due parti: dove state adesso e dove andrete.

7. Ora, tenendo bene a mente questa immagine e i suoi tre elementi:
- il mondo dove vi trovate ora
- il piano infinito davanti a voi
- il mondo dove andrete a stare,
iniziate a definire cosa volete lasciare e cosa volete acquisire.

8. Iniziate dalla realtà dove vi trovate ora. Continuando a sedere davanti al piano infinito immaginario pensate/dite: "In questa realtà ho problemi di salute, sono timido, non capisco la gente, non mi stimano, non so amare la gente, mi mancano i soldi... ecc."
Ora rivolgete l'attenzione alla realtà dietro il pano infinito e dite/pensate. "In quella realtà sono perfettamente sano, sono fortunato, amato, benestante, i miei desideri si realizzano velocemente, sono una fonte di felicità per tutti..."

9. Ora alzatevi (mantenendo l'immagine nell'immaginazione) e passate attraverso il piano infinito.

10.Sedetevi di fronte al punto dove eravate poco prima, chiudete gli occhi e siate consapevoli di aver cambiato la realtà!
Ripetete ancora una volta la vostra affermazione o la constatazione del vostro nuovo stato: "In questa realtà sono perfettamente sano, sono fortunato, amato, benestante, i miei desideri si realizzano velocemente, sono una fonte di felicità per tutti..."

11. Ora, con la mano sinistra togliete il piano spaziale, fate gli stessi movimenti con la mano sinistra: "Sto chiudendo lo spazio infinito spaziale". Visualizzatelo sparire.

12. Potete ripetere questa tecnica dopo una settimana, dopo un mese, un anno: quando volete. Sarà sufficiente per avviare dei meccanismi invisibili che trasformano la vostra vita in meglio.

(Serghej Veretennikov, guaritore russo)

‎Olga Samarina‎ da LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA
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sabato 15 aprile 2017

LE REGOLE DI ZELAND

LE REGOLE DI ZELAND:"IO NON VOGLIO, NON SPERO. IO INTENDO."

- Le fantasie come tali non esistono. Qualsiasi fantasia è una realtà.

- Il vero successo s'innalza sulle rovine dei vostri fallimenti.

- La cosa più difficile è aspettare mantenendo la calma del padrone della situazione. Occorre sostenere la prova della pausa durante la quale non succede nulla.

- Se non gestite voi la realtà, questa inizia a gestire voi.

- Più è grande l'obiettivo, meno è la probabilità del successo.

- Accogliete i soldi con amore e attenzione e lasciateli andare senza attaccamenti.

- Io non voglio, non spero: io intendo.

- Rompendo gli stereotipi, aprite le porte chiuse.

- E' meglio amare sinceramente se stesso che amare falsamente gli altri.

- L'unica libertà che abbiamo è il libero arbitrio.

- Lo status quo non esiste, esiste o lo sviluppo o il degrado.

- Un lupo, come qualsiasi predatore, non prova né l'odio né il disprezzo per la sua preda (provate a provare l'odio verso una polpetta).

- Anche nelle situazioni peggiori, cercate sempre i lati positivi.

- Seguendo le orme degli altri, un uomo è destinato a seguire il sole calante.

La chiave della dignità è l'assenza del senso di colpa. Una vera forza della personalità non sta nella capacità di prendere per la gola, sta nella capacità di essere liberi dai sensi di colpa.

- Escludere dalla vita qualcosa non significa evitarlo, ma ignorarlo. Evitando, lo ammettiamo ma cerchiamo di liberarsene attivamente. Ignorare significa non avere le reazioni, e dunque, non averlo.

Vadim Zeland

Olga Samarina‎ a LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA
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martedì 11 aprile 2017

Comportatevi come se foste felici e lo sarete davvero

Comportiamoci come se tutto il bello che c’è ci abbracciasse, in modo tale che tutta questa bellezza ci raggiunga prima. Come se fossimo felici, cosicché anche le nostre emozioni se ne convincano. Dobbiamo credere ogni giorno, con fermezza e convinzione, che ci meritiamo quello che desideriamo; non si tratta di egoismo, anzi: è il primo passo verso la crescita personale.

Pensateci un attimo: se non vi convincete che potete e dovete uscire dalla depressione, da una relazione infelice, da un lavoro che non rispetta i vostri diritti, nessuno lo farà per voi. Il vero eroe che vi ha permesso ogni volta di uscire dai quei buchi neri della vita in cui vi siete ritrovati intrappolati siete voi, e di certo ci siete riusciti grazie ad una forza di volontà ferrea e ad una forma di pensiero con obiettivi chiari.


“Tu meriti il meglio del meglio, perché tu sei una di quelle poche persone che, in questo misero mondo, continuano ad essere oneste con se stesse”.
(Frida Khalo)

Oggigiorno veniamo spesso spinti da libri e riviste a diventare i “direttori esecutivi” del nostro cervello. Dobbiamo, innanzitutto, rendere chiaro il bisogno di capire come funziona il cervello per avere più controllo sui suoi processi.

Se c’è una cosa ben nota, è che l’essere umano è un’entità complessa guidata e dominata dalle emozioni. Esse ci assalgono, ci guidano, ci ubriacano con la dopamina, con la serotonina, con l’ossitocina, e a volte sono queste a farci concentrare nel corso di quel naufragio chimico che ci fa annegare in stati di permanente tristezza e debolezza.

Ebbene, a volte è necessario divenire i direttori esecutivi del proprio cervello per prendere il controllo e guidarsi verso il cambiamento ed il benessere. A seguire vi spieghiamo come riuscirci.


Il “sequestro emotivo” ci impedisce di crescere

Superare la tendenza alla negatività propria del cervello promuovendo una neuro-plasticità positiva non è per nulla facile. Per prima cosa, perché molte persone hanno dato il ruolo di direttore esecutivo del cervello ad un autocritico-dipendente, qualcuno che insiste di continuo sulle stesse idee e sui medesimi atteggiamenti limitanti, come se si trattasse di un criceto che continua a girare sulla sua ruota-giocattolo.

Diversi esperti del comportamento umano chiamano questa tendenza “la logica del bambino”. Si tratta di momenti in cui ci lasciamo “sequestrare” dalle nostre emozioni negative fino ad arrivare ad un estremo di assoluta immaturità. Per comprendere meglio, riflettete su questo semplice esempio: immaginatevi di aver commesso un errore al lavoro e che il vostro sbaglio implichi anche un danno per terzi.



La vostra mente non smette di ripetervi “sei un idiota, non sei fatto per questo lavoro”; il cervello, a sua volta, intensifica questo stato ricordandovi errori passati e tutte le volte in cui vi hanno fatto sapere quanto eravate impacciati.

Le vostre emozioni sono state soggiogate dalla ruota del criceto e la sensazione negativa aumenta fino a bloccarvi, fino a ridurvi in uno stato di totale debolezza. Invece di dirvi “ho commesso uno sbaglio, ora ho imparato e domani andrà meglio”, avete scelto di darvi degli incapaci.



Questi tratti di negatività, così presenti in determinati momenti della nostra vita, sono guidati da processi specifici. Sono i nostri stati d’animo ad assumere il controllo totale.



Per trasformarci in veri direttori esecutivi del nostro cervello, bisogna prendere in mano le redini di tali processi mentali come se fossimo noi i leader, e non meri dipendenti che si lasciano sottomettere.
Comportatevi come se foste felici e lo sarete davvero

La neuroscienza ci dà la possibilità di capire perché a volte ci lasciamo trasportare così tanto dalle emozioni negative. Ad esempio, anche ad un’amigdala iperattiva piace metterci con le spalle al muro per mezzo della paura. Di fatto, secondo studi recenti svolti presso l’Università di Harvard, anche il cervelletto, legato alla nostra attività motoria, può essere connesso alla regolazione emotiva.

“Quando vi permettete ciò che vi meritate, attirate ciò di cui avete bisogno”
Come potete vedere, il cervello è un’entità in cui le emozioni hanno un certo potere e in cui i processi mentali spesso procedono sulla base di queste. Adottare un comportamento passivo, in questi casi, significa aumentare l’abbandono personale e l’incapacità di essere responsabili della propria felicità.

Ora vi diremo come favorire una neuroplasiticità positiva ed utile, che vi possa servire per raggiungere i vostri propositi.


Quattro domande per rafforzare il cervello

Pensare di essere felici per esserlo davvero. Si tratta di una fantasia? Di un’utopia presa in ballo da uno scontato libro di auto-aiuto? In realtà no: questa frase racchiude meccanismi profondi interiori su cui è bene riflettere attraverso quattro domande.

“Lo sono davvero?” . Ogni volta che vi date degli impacciati, dei falliti, che vi dite che non vi meritate di essere amati, che non siete capaci di raggiungere quel sogno, chiedetevi se tutto questo è vero. Per assumere un pieno controllo sui vostri pensieri, non c’è niente di meglio che dirvi “in questo momento mi sento maldestro, ma sono capace di superarmi e di essere chi merito”.
“Chi o cosa mi impedisce di raggiungere ciò che desidero?”. Quando formulate questa domanda, dovete essere assolutamente sinceri. La maggior parte delle volte siete voi gli unici responsabili a causa dei vostri atteggiamenti limitanti.
“Che tipo di emozione sento ora?”
“Tale emozione mi sta aiutando ad ottenere ciò che voglio?”

Queste ultime due domande sono legate tra loro. Se per tutto il giorno provate paura ed insicurezza, è chiaro che non riuscirete ad uscire dal buco nero in cui vi trovate. Tuttavia, se provate a convincervi che siete forti e capaci e che con pensieri più fermi vi meritate di ottenere quello che volete, un giorno dopo l’altro vedrete aprirsi sempre di più davanti ai vostri occhi la porta delle seconde opportunità.


https://lamenteemeravigliosa.it/comportatevi-felici-sarete-davvero/


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lunedì 10 aprile 2017

FEDE E CONVINZIONE

“C’è una differenza tra aspirare a qualcosa ed essere pronti a riceverla. Nessuno è veramente pronto per qualcosa finché non crede fermamente di poterla avere. Lo stato mentale dev’essere quello di fede e convinzione, non di semplice speranza o di desiderio. Tenere la mente aperta è essenziale per poter credere; la chiusura mentale non ispira fede, coraggio e convinzione.
Ricordati che, per mirare in alto nella vita e per raggiungere la ricchezza e la prosperità, non occorre più sforzo di quanto occorra per accettare la tristezza e la povertà. Un grande poeta ha correttamente espresso questa verità universale in questi versi:

“Ho pattuito con la Vita un centesimo,
e di più la vita non pagherà,
per quanto mendichi la sera,
tirando le somme della mia piccola attività.

Perché la Vita è un padrone giusto,
ti dà quel che chiedi,
ma una volta stabilito il compenso,
bisogna assolvere gli impegni.

Ho lavorato per un salario da povero,”
“solo per imparare, sgomento,
che qualunque prezzo le avessi chiesto,
la vita me l’avrebbe concesso volentieri.”

Passi di: Napoleon Hill. “Pensa e arricchisci te stesso”. iBooks.


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domenica 9 aprile 2017

Siete in grado di crearvi il mondo che più vi piace

Il principio alla base del Transurfing è che l’uomo con i suoi pensieri si forma la sua realtà. Sembrerebbe strano: perché mai un fenomeno del genere è possibile, se i pensieri non sono ma- teriali? Risposta: perché i pensieri non si trovano nella testa ma nello spazio metafisico e non materiale delle varianti, che con- serva in modo stazionario tutto ciò che era, è e sarà.

I pensieri sono come i canali del televisore, e l’uomo è sempli- cemente un biotelevisore perfetto, in grado di connettersi a piacere all’uno o all’altro settore particolare dello spazio, dove si tro- vano questi stessi pensieri, “programmi televisivi”. E, similmente a un televisore, l’uomo non “genera” i programmi, li capta.

Tutti gli esseri viventi del nostro mondo “sono connessi” a un qualche programma. Le piante hanno i loro programmi, rigorosamente fissi. Gli esseri che sanno strisciare, nuotare, cor- rere, volare, hanno dei programmi più flessibili, ma comunque “cuciti” in modo piuttosto aderente, a livello di istinti. Solo l’uomo è in grado di saltare liberamente e consapevolmente da un “canale” all’altro. Purtroppo, però, egli non utilizza piena- mente questa sua possibilità e ciò a causa del fatto che si ap- passiona troppo al “serial televisivo mandato in onda” nella sua realtà. Questo serial, spesso triste, non finisce mai perché “il telecomando” si trova bloccato sullo stesso tasto.

L’uomo, però, è in grado di prendere in mano “il suo telecomando” e cambiare canale. Sì, la realtà non cambierà immediatamente: all’inizio, per forza di inerzia, verrà trasmesso lo stesso programma, ma se si insisterà a premere sul tasto giusto, il vecchio serial lascerà progressivamente posto alle scene del nuovo programma e alla fin fine la nuova realtà sostituirà completamente quella precedente. Così si materializzano i pensieri. L’unica condizione che bisogna osservare strettamente è la seguente: affinché la forma-pensiero si materializzi, è necessario fissare su di essa la propria attenzione a lungo e in modo sistematico.

Nella teoria del Transurfing ci sono diversi modelli “dimostrativi” che illustrano come questo funzioni. Uno di essi è stato creato in analogia al procedimento di sintonizzazione della radio su una frequenza: le persone capitano su quella linea della vita i cui parametri corrispondono all’“emissione mentale” che hanno in testa. In altre parole, ci si trova nella realtà corrispondente alla frequenza d’onda su cui ci si è sintonizzati.

Faccio notare che i termini “emissione mentale” ed “energia del pensiero”, usati nei primi libri, non sono pienamente corretti e servono più a facilitare la comprensione del concetto che a spiegare la struttura del mondo. Ci dimentichiamo sempre di trovarci in piedi di fronte allo specchio del mondo, per questo molte cose ci sembrano girate a testa in giù. Ripeto, noi non “emettiamo pensieri”, ma facciamo esattamente il contrario, ci colleghiamo ad essi poiché essi si trovano lì dove devono essere gli oggetti non materiali, nello spazio metafisico. Come avven- ga esattamente questo collegamento nessuno lo sa.

Per farsi un’idea del processo, si può dire che all’inizio è come se illuminassimo con la torcia della nostra attenzione un certo settore dello spazio delle varianti e intercettassimo le informa- zioni lì presenti, ragion per cui ci sembra che i pensieri nascano nella nostra testa; in seguito, se quest’illuminazione viene fatta durare per un tempo piuttosto lungo, succede che la forma-pen- siero corrispondente si incarna nella realtà, si materializza.

Un altro modello utilizzato nel Transurfing è quello dello specchio. La realtà che ci circonda è l’immagine speculare (se non proprio precisamente speculare, ad essa si avvicina molto) di ciò che si trova nei nostri pensieri. E qui è tutto molto semplice: il compito di ciascuno è solo quello di formare quell’immagine che vuole vedere nello specchio. Se volete vedere una faccia feli- ce, vi basterà sorridere; se volete che l’immagine riflessa vi venga incontro, vi basterà fare un passo in avanti. Tuttavia, la diffi- coltà sta nel fatto che gli uomini cadono facilmente prigionieri dell’illusione speculare. Come incantati, senza staccare gli occhi, fissano lo specchio, cioè la realtà che li circonda. Ed esattamente come succede in sogno, si dimenticano di se stessi e della propria immagine di partenza, non si ricordano che dovrebbero seguirla e mantenerla consapevolmente nella forma desiderata.

Sembrerebbe che non ci sia nulla di difficile in questo processo, non è così? Basta distogliere l’attenzione dallo specchio, reindirizzarla verso l’immagine di partenza, formare l’immagine che si vuole vedere e poi osservare quello che succede nel riflesso. Ma no, l’uomo fa esattamente il contrario: di fronte alla “dura realtà” si spaventa, crede che sia veramente così e così sempre sarà, si fissa un modello mentale e vive in questa realtà triste, senza avere la forza di distogliere lo sguardo dallo specchio e dirigerlo su di sé, sui suoi pensieri, e trovare lì un tasto da schiacciare per cambiare.

Anche in questo caso si pone l’annosa questione: che cosa possiamo fare? La prima cosa da fare è mantenere la consapevolez- za, fare in modo che lo specchio non ci trascini nel suo incantesi- mo come in un sogno. In secondo luogo occorre guardare non lo specchio, ma se stessi. Solo se si osservano queste due condizioni, la realtà circostante, cioè lo strato del vostro mondo, comincerà a cedere, non da subito, ma a poco a poco. L’importante è tenere costantemente e fermamente nei propri pensieri l’immagine desiderata, indipendentemente da quello che sta accadendo nella realtà. Comunque l’immagine riflessa, alla fin fine, si conforme- rà all’immagine di partenza. Non ha altra scelta!

Di fatto, siete veramente in grado di creare per voi stessi il mondo che più vi piace. Quando la vostra attenzione, o consapevolmente e con perseveranza, o involontariamente e con insistenza, è fissata su una certa immagine mentale, la realtà che vi sta intorno comin- cia a trasformarsi. Accadono cose strane. L’oggetto su cui concen- trate la vostra attenzione comincia letteralmente a invadere il vo- stro mondo e a capitarvi sempre sotto gli occhi. Gli altri fenomeni del mondo, invece, non occupando più i vostri pensieri, finiscono per scomparire da qualche parte, senza lasciar traccia. Come può succedere una cosa del genere? La realtà non è forse una per tutti?

Non esattamente. È vero, la realtà è una sola, ma ognuno in questa realtà ha il suo strato singolo, separato da quello degli altri. Non è la realtà generale a cambiare, ma la configurazione dello strato del mondo di ognuno. Al vostro fianco un’altra per- sona può esistere in una realtà completamente diversa. È una cosa che può sembrare incredibile, ma è davvero così. Il mondo intero è molto eterogeneo e questa varietà basta per una molti- tudine di possibili configurazioni per ogni singolo strato. Con i vostri pensieri vi costruite una versione unica e personalizzata del vostro mondo. Lì è incluso o escluso ciò che è rispettivamente presente o assente nei vostri pensieri.

Così, ad esempio, una donna che odia gli alcolisti, se li ritroverà sempre davanti nella sua realtà. Come sapete, ciò che vi dà fastidio è proprio ciò che possiede i vostri pensieri. Non solo, ma per soprammercato entra in gioco la polarizzazione creata dal potenziale superfluo. Succede così che i fattori irritanti vengono attratti dallo strato del mondo di una persona come la limatura di ferro viene attratta da una calamita.

Alla fine, se la donna del nostro esempio eccellerà nel suo odio nei confronti degli ubriaconi, questi ultimi finiranno col popo- lare totalmente lo strato del suo mondo, che si troverà invaso da una caterva di beoni appiccicosi, barcollanti o stesi a terra. Beoni saranno tutti i suoi uomini e beoni diventeranno i suoi figli.

Allo stesso modo, un uomo che nel profondo della sua anima è consapevole di essere lontano dalla perfezione e perciò cer- ca di convincere se stesso che tutte le donne sono delle puttane, o, nel migliore dei casi, delle stupide, incontrerà sempre donne di questo tipo. Le donne “di lega superiore” vivranno ben lon- tano dal suo strato, giacché egli stesso ha fatto la sua scelta e l’ha annunciata al mondo.

Vi sembra una storia fantastica? Niente affatto, questa è semplicemente la realtà speculare nella moltitudine infinita del- le sue manifestazioni. Può darsi che lo scenario che ho disegna- to sembri spaventoso per qualcuno... comunque sia, non vale la pena di preoccuparsi. Si tratta solo del lato esterno, visibile, dello specchio duale. La realtà che si nasconde al nostro sguardo è molto più spaventosa. 

Fonte
Scardinare il sistema tecnogeno  


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Igor Sibaldi Abbondanza: intervista su il Libro dell'Abbondanza


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Libro dell'Abbondanza
Come superare le paure, e imparare a essere un vincitore
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Quello che Zeland afferma ...

Quello che Zeland afferma, in sostanza, è che l’Universo si muove già verso la miglior realizzazione della tua vita; il tuo obiettivo è restare in equilibrio armonico con il mondo circostante e la tua esistenza scorrerà facilmente e piacevolmente (cosa certamente più semplice a dirsi che a farsi, ma Zeland offre dei suggerimenti specifici per arrivarci). A volte ci sarà da aggiustare un po’ il tiro, come una barca che si lasci trasportare dalla corrente può dare dei colpi di remo per aggiustare ogni tanto la sua posizione, ma non serve remare contro corrente. La cosiddetta Corrente delle Varianti (che a me ricorda molto il concetto del “Flusso del Tao”) ti porterà nel miglior settore possibile.

Affinché questo possa avvenire, c’è da vigilare sullo stato di unità di ragione ed Anima, cioè sull’orientarsi solo su ciò che interiormente ti fa sentire bene, ti fa gioire e vibrare e che anche la mente considera essere una cosa buona per te. Al fine della sopravvivenza (sia economica che affettiva) spesso ti trovi in compromessi molto poco soddisfacenti e fai cose più frustranti che appaganti… non si tratta di tagliare bruscamente i ponti con tutto ciò, ma di iniziare da subito a cambiare rotta. Come una musica sfuma in un’altra nelle mani sapienti del DJ, così la tua vita può mandare in dissolvenza il passato e manifestare qualcosa di completamente nuovo.

Anche se all’inizio non hai alcuna idea di come potrà manifestarsi la tua nuova realtà, mantenendo la giusta focalizzazione interiore appariranno le giuste circostanze da cogliere (e se ti manterrai allineata/o con il tuo intento, al momento giusto ti verrà naturale farlo).

Da dove deriva un potere così grande? Semplicemente da come è strutturata la realtà stessa!La realtà è uno specchio, il mondo interiore (che tanto bistrattiamo) è l’immagine primaria, mentre il mondo esteriore è il riflesso. Ha senso arrabbiarsi con ciò che viene riflesso o ha più senso impregnarsi a modificare progressivamente l’immagine interiore affinché poi il riflesso gli corrisponda? Comprendo bene come una simile affermazione possa apparire un po’ folle in una cultura come la nostra, sostanzialmente materialista, ma si tratta di sperimentare praticamente i principi del Transurfing per essere in grado di verificarne da soli la veridicità.



La realtà è uno specchio, all’esteriore si manifesta solo ciò su cui portiamo attenzione all’interiore.

Il primo requisito è “ricordare”. Ricordare che viviamo in una sorta di “sogno materializzato” e che è possibile cambiare tale sogno se ci manteniamo in uno stato di lucidità e consapevolezza.

Poi si tratta di identificare e mantenere nella visualizzazione interiore quello che Zeland definisce“diapositiva del fine” cioè il quadro dinamico di come vorresti la tua esistenza (o un aspetto di essa). Un quadro in cui tu sei protagonista e in cui devi percepire bene le emozioni che genera; è importante immergerti in esso tutti i giorni. Con l’abitudine di scrivere ogni mattina cosa vorresti realizzare e ogni sera quali eventi della giornata ti sembra che ti abbiano portato o avvicinato ai tuoi obiettivi, puoi applicare una focalizzazione positiva ed efficace su di essi. Questo è il metodo che ha consigliato lo stesso Zeland durante la sua prima apparizione al pubblico, fatta a Milano il 6 aprile 2013, e secondo lui già da solo potrebbe bastare.

Per rendere il tutto veramente efficace c’è da abbattere l’importanza interna (dare troppa importanza all’immagine di sé) ed esterna (dare troppa importanza alle altre persone o agli eventi). Anche questo non è così semplice da mettere in pratica, ma è facile capire che le cose, le situazioni e le persone non hanno un’importanza oggettiva, in sé, ma solo soggettiva (persone diverse attribuiranno un’importanza diversa alla medesima cosa) e l’essere il più fluidi, sereni e naturali possibili nell’affrontare una qualsiasi questione permetterà di gestirla al meglio.

Nella mia esperienza giovanile di volontario di Pubblica Assistenza ho impresso nella memoria un medico che affrontava qualsiasi emergenza con un una tale pacatezza che metteva calma in tutta la squadra e faceva riuscire al meglio ogni intervento, al contrario quando il medico di turno era il primo ad essere ansioso ed agitato creava un clima terribile e tutto diventava molto più difficile… questo mi ha insegnato che anche nelle emergenze più gravi si può abbattere il senso di importanza! Zeland dice: “abbatti l’importanza interna ed esterna e vedrai che muro cadrà, l’ostacolo si auto-eliminerà ed il problema si risolverà da solo”.

A livello pratico ho verificato che questo è possibile facendo qualcosa di concreto nella risoluzione di un problema (piuttosto che rimuginare su di esso), condividendo il problema e facendosi supportare da amici ed eventualmente terapeuti, ridirezionando l’attenzione su altre cose e – soprattutto –applicando le tecniche di pulizia emozionale.


http://tuseiluce.altervista.org/blog/applicare-transurfing-zeland/


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LA LEGGE DEL BOOMERANG

Ci scrive Roberto, che ha difficoltà nel lavoro poiché si sente sempre scavalcato da altri, che continuano a mettergli i bastoni tra le ruote. Chiede come uscire da questa situazione.

L’unico modo è ridurre l’importanza e concentrarsi sui propri obiettivi.

“Il mondo che ci circonda è fondamentalmente uno specchio” si legge nel nuovo libro, Il Proiettore. Pertanto, continua Zeland, “ogni cosa che vi gettate, sia buona che cattiva, vi ritorna indietro. Da qui si deduce automaticamente che: non conviene buttare ciò che non si vorrebbe ricevere indietro”.

È molto semplice, tanto quanto bere un bicchiere d’acqua, eppure le persone si ostinano a non voler cambiare il loro modo di vivere e ad indirizzare i pensieri nella direzione sbagliata, lontana dalle linee della vita che potrebbero condurre al proprio fine.

“Avrete forse notato che quando criticate o condannate qualcuno – si legge nel testo – dopo un po’ vi ritrovate voi stessi sulla sedia dell’imputato e per il medesimo capo d’imputazione. Più raramente, ma comunque inevitabilmente, il boomerang torna indietro trasformato.

In questo caso potreste venir condannati per altre vostre azioni oppure vi trovate a scontrarvi con qualche fastidiosa circostanza che a prima vista non sembra essere logicamente collegata con la pietra che avevate precedentemente gettato nel giardino di qualcuno”.

Per questo motivo, per il nostro bene, conviene ridurre l’importanza ed evitare di preoccuparsi degli altri, che realizzino pure la propria intenzione!!

Ognuno di noi deve pensare solo ed unicamente allo strato del proprio mondo ed indirizzare le proprie energie verso il raggiungimento dei propri obiettivi.

“Il principio del Boomerang è il seguente: se non volete vedere riflesse nello specchio ostilità, aggressione, condanna e rifiuto, non inviate al Mondo le immagini corrispondenti”.

http://www.reality-transurfing.it/il-boomerang-cio-che-pensi-e-che-dai-ti-ritorna/


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mercoledì 5 aprile 2017

COME PROTEGGERSI DAGLI ATTACCHI PSICHICI E DALLA NEGATIVITA’ ?

Ecco per esempio una delle piu' interessanti tecniche di difesa universale, la “Formula di frau Kovalski”.


Secondo la leggenda, colui che ha inventato questa tecnica, avrebbe lavorato con dei materiali radioattivi senza mezzi di difesa (?).
Al di là del fatto che sia vero o falso, questa tecnica si adopera per la difesa, ricarica, armonizzazione.


Lo scopo è diventare i conduttori dell’energia divina. Non tutti la possono condurre (sfiducia, assenza di fede, ignoranza), mentre tutti ne hanno bisogno.
Coloro che possono diventare i conduttori di questa energia la ricevono, la fanno passare attraverso il cuore e la colorano, regalandola, con le energie della loro tenerezza.


Quando si adopera?
- - Vedete una lite in famiglia, o in ufficio. Provate a dare a queste persone l’energia e vedrete che il conflitto si esaurisce.
- - Qualcuno cerca di farvi del male, magari, con i mezzi magici? mandate a che a lui dell’energia divina e noterete che i colpi si indeboliranno. In questo caso l’energia divina nutre l’anima del vostro avversario e lo priva delle possibilità di attingere a delle energie astrali negative. Le energie astrali, a differenza da quelle divine, sono limitate e sono offerte al mago per essere restituite moltiplicate a causa della paura della probabile vittima. Se questo non accade, l’invio dell’energia negativa cessa e viene prelevata quella del mago (il quale potrebbe iniziare a stare male).
- - Provate a mandarla a chi ha forti dolori.
-
La formula.


1. Ispirando, con l’amore nel cuore, rivolgetevi a Dio: “Signore, ti prego, dammi la tua Energia !”
2. Espirando (lo sguardo interiore è rivolto al cuore), con tenerezza, dare questa energia prima alla Terra (radicamento): “Madre Terra, PRENDI TUTTO CIO’ DI CUI HAI BISOGNO.” (non aggiungete altre parole).
3. Inspirando, chiedete di nuovo a Dio: “Signore, ti prego, dammi la tua Energia !”
4. Espirando (attraverso il cuore, con tenerezza) date questa energia a chi volete: ad un malato, ad una stanza, ad un albero, ad un animale, alle persone che non conoscete ma che volete aiutare, ai vostri nemici (per proteggervi da loro), ai colleghi, ad una città, ad un paese: PREDI TUTTO CIO DI CUI HAI BISOGNO.
5. “Dio ti ringrazio”.
6. Tenetene un po’ per voi: “Signore, ti prego, dammi l’energia! (inspirate). Dio ti ringrazio.”


Esempio:
- Signore, ti prego, dammi la tua energia (inspirate).
- Fate passare l’energia attraverso il cuore, espirando, con tenerezza: madre Terra, prendi tutto ciò di cui hai bisogno.
- Signore ti prego, dammi la tua energia (inspirate).
- Fate passare l’energia attraverso il cuore, espirando: Mamma, prendi tutto ciò di cui hai bisogno!
- Signore, ti prego, dammi la tua energia (inspirate).
- Fate passare l’energia attraverso il cuore, espirando, con tenerezza, datela: Amici miei, prendete tutto ciò di cui avete bisogno.
- ......
- Dio ti ringrazio.
-
Non dimenticatevi di radicarvi, altrimenti correte il rischio di dare la vostra energia anziché quella divina.


Autore: Roman F.
http://omkling.com/universalnaya-bozhestvennaya-zashhita/

Fonte

domenica 2 aprile 2017

L’attacco al cervello

Che fare quando bisogna inventare qualcosa è la testa non funziona? Vi potrebbe aiutare il programma “L’attacco al cervello”.
Si tratta di una stimolazione del cervello tramite una vasta banda delle frequenze: dai ritmi theta a quelli gamma. L’obiettivo del programma è quello di introdurre l’ascoltatore allo stato tale da poter iniziare a pensare fuori dagli stereotipi. Mentre ascoltate il programma, dovete concentrarvi non sui suoi suoni bensì sul vostro obiettivo.
State lavorando su un progetto, state inventando un reattore per una astronave o cercate di trovare i soldi per comprare una macchina? Non ha importanza, “l’attacco al cervello” vi aiuterà a trovare una soluzione.
Ascoltate questo programma solo con le cuffie stereo.

Controllate che la cuffia sinistra sia sull’orecchio sinistro e la cuffia destra sia sulla cuffia destra. Per questo programma è molto importante!

Dopo il primo ascolto fate un intervallo e continuate a pensare al vostro obiettivo. Se non riuscite a trovare una soluzione, dopo mezz’ora potete rifare l’ascolto. Alla fine, avrete il vostro risultato.

Quando ascoltare: al mattino o nel corso della giornata. Non ascoltate il programma di notte, potreste avere delle difficoltà nell’addormentarvi. 

Download Gratuito al sito

Advanced Mind Institute


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